La polizza business travel di Europ Assistance è tutta nuova. La compagnia aggiorna il prodotto Business Pass alla luce di importanti considerazioni raccolte da una ricerca e da una survey sui travel manager aziendali. La notizia è che oltre il 30% dei viaggiatori d’affari parte senza una copertura assicurativa, il che rappresenta una buona quota sulla quale lavorare.
“I dati dell’Osservatorio sui Viaggi d’Affari ci mostrano un settore in crescita, del 2,7% complessivamente e questo è un buon trend che ci ha spinti ad approfondire sulle coperture assicurative che le aziende sottoscrivono ai propri dipendenti”, osserva il chief marketing e communicaton officer di Europ Assistance Italia, Riccardo Torchio.
Di qui la ricerca di mercato condotta per capire quali siano i decision maker in azienda, per l’acquisto del servizio di viaggio legato alla tutela della persona e dei suoi effetti personali. Dalle 300 interviste condotte per la fase qualitativa della ricerca emerge che travel mobility manager e risorse umane o responsabili amministrativi risultano le figure professionali coinvolte. Più in dettaglio l’indagine ha riguardato aziende con oltre 50 dipendenti per scendere nella parte quantitativa. Vediamo cos’ha detto la survey.
“Le coperture più desiderate sono quelle degli infortuni (78%), il rimborso spese mediche (68%), il furto del bagaglio (70%), seguono l’annullamento viaggio e la richiesta di una centrale operativa”, spiega il manager. Chiedendo, invece, quali coperture sono state utilizzate, i rispondenti hanno detto per il 48% le tutele in caso di ritardi e imprevisti, mentre il 43% gli infortuni, infine un 39% il furto o danneggiamento della valigia. “Ma il dato più importante è quel 30% di business traveller che parte senza copertura alcuna”, chiosa Torchio.
Polizza business travel di Europ Assistance, ecco come cambia
Ecco che il prodotto storico di Europ Assistance per le imprese viene aggiornato, sulla base di queste informazioni. C’è sempre un pacchetto base cui si abbinano diverse opzioni. I fondamentali rimangono l’assistenza 24/7 della centrale operativa “che è l’unica nel panorama assicurativo ad essere riconosciuta come struttura sanitaria, con una certificazione dell’Asl”. Si tratta di un ospedale senza letti, in pratica, perché i pazienti vengono assistiti da remoto, c’è un direttore sanitario e personale medico sempre pronti alle chiamate.
La prima novità di Business Pass è l’aggiunta della garanzia di annullamento viaggio, inoltre vengono innalzati i massimali, a 5mila euro. L’indennizzo per un volo ritardato di 8 ore o cancellato è di 100 euro. Queste descritte sono le garanzie di base, cui si aggiungono come opzionali: la tutela bagaglio fino a 8mila euro (5mila per i beni personali e 3mila per gli aziendali). E ancora, gli infortuni vengono coperti per spese mediche da 150mila euro al milione. Viene inserita anche la RC e la tutela legale durante la trasferta lavorativa.
Anche le malattie croniche sono coperte
Per i direttori HR e gli amministratori delegati, Business Pass include anche il rientro anticipato dal viaggio. Sulle spese mediche, che da sempre rappresentano la specializzazione di Europ Assistance, sono considerate anche le malattie croniche. Due i nuovi massimali in questo caso: 700mila euro oppure illimitato. “Abbiamo aggiunto anche una diaria da ricovero per massimo 90 giorni all’estero, di 50 euro”, spiega Torchio. Per i residenti all’estero iscritti all’Aire ci sono nuove clausole vantaggiose, mentre per le figure professionali non a libro paga come stagisti, consulenti e soci sono previste coperture durante i viaggi a carico dell’azienda.
Business Pass sale a bordo di MyClinic
Per completare il pacchetto assicurativo per i viaggiatori d’affari, Business Pass viene inserito nella piattaforma di digital health MyClinic di Europ Assistance. Attraverso un’applicazione, i dipendenti in trasferta di lavoro chiamano in video i medici della centrale operativa per un consulto. Ma non è tutto, grazie alla collaborazione con GardaWorld, società di security, l’app informa i viaggiatori di scioperi o rischi a destinazione.
Il modello di pricing di Business Pass si basa su una formula nominativa (Identity) oppure forfettaria secondo il numero die giorni viaggiati dai dipendenti.
In viaggio di lavoro, chi parte?
La ricerca di Europ Assistance volta ad approfondire sulle abitudini dei business traveller ha indagato anche sui ruoli aziendali maggiormente destinati alle trasferte. Per il 61% si tratta di dirigenti e manager, per il 50% di commerciali e in ugual misura impiegati, per il 43% tecnici specializzati. L’82% viaggia in Italia, il 59% in Europa e il 34% extra Europa. Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone ed America Latina la geografia di lungo raggio più battuta.
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