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Renault Captur: il business crossover è sempre più cool e hi-tech

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Dopo 1,2 milioni di unità dal suo primo lancio nel 2013, a Captur tocca ora l’obiettivo di spianare la strada nel mercato alla nuova gamma Renault. In Italia è il B-Suv straniero più venduto, in Francia e in Europa da anni è in cima alle classifiche del segmento dei crossover. Al crossover tutta eleganza e stile, dunque, l’onere e l’onore di tenere alto lo scettro e mostrare la direzione da intraprendere, alla luce di mercati sempre più interessati ad ‘auto alla spina’, come la Cina.

Un dato: nel primo semestre 2019, Captur registra 418 immatricolazioni per il canale flotte, che corrisponde ad una crescita del 10,6% a parimetro con il 2018.

Nuova Captur, come cambia la generazione

Captur, in questa generazione, aumenta di dimensioni a vantaggio di chi cerca auto più imponenti e confortevoli per i lunghi viaggi. I fianchi sono sempre più scolpiti, le proporzioni atletiche e dinamiche, lo stile decisivo: cresce arrivando a 4,23 m (ossia +11 cm) e si evolve esteticamente grazie anche a cerchi fino a 18”, fari a 100% LED con la nuova firma luminosa C-Shape, presente anche nei gruppi ottici posteriori assottigliati.

Il passo è stato allungato (2,63 m, +2 cm), il portabagagli portato a 536 litri, 81 litri in più rispetto a prima. Non solo. I sedili posteriori, scorrevoli per 16 cm e il pianale rimovibile consentono di ottenere una configurazione a due livelli e facilitare l’utilizzo quotidiano dell’abitacolo, riuscendo ad ottenere una lunghezza di carico fino a 1,57 metri.

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Renault Captur, anche ibrido

È cambiata la piattaforma (adesso CMF-B) e la formula segreta ora si chiama E-TECH Plug-in.

Il marchio si avvia così all’elettrificazione del motore benzina da 1,6 litri di nuova generazione, affiancato da due propulsori elettrici e da una batteria da 9,8 kWh dando la possibilità di viaggiare in modalità elettrica per 45 chilometri fino a 135 km/h.

Ovviamente, Captur sarà in concessionaria anche solo con motori termici: turbo a benzina (3 cilindri 1.0 Tce da 100 cv e 1.3 Tce declinato nelle potenze di 130 e 155 cv) e il turbodiesel 1.5 Blue dCi da 90 e 115 cv per gli instancabili chilometristi.

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Più hi-tech negli interni

Non per ultimo, tra le novità, per la prima volta Renault presenta sul segmento a ruote alte il sistema Highway and Traffic Jam Companion, assistenza alla guida di 2° livello, utile ad offrire maggiore comfort in situazioni di traffico intenso sull’autostrada.

Il tutto, aggiunto ad equipaggiamenti come la Camera 360°, la frenata d’emergenza attiva con riconoscimento di ciclisti e pedoni e al dispositivo di assistenza all’uscita dal parcheggio.

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La rivoluzione tecnologica non a caso si percepisce anche appena ci si siede al volante.

Ecco lo “Smart cockpit” di Renault Captur presenta un display da 9,3 pollici al centro della plancia, completamente ridisegnata.  Un chiaro indizio della trasformazione hi-tech, così come il quadro strumenti digitale da 10,2’’ con tutte le informazioni possibili per il guidatore.

Pioniera nella democratizzazione delle tecnologie

Tutto questo non solo per guardare al futuro: tra i crossover, Renault Captur si propone anche come pioniera nella democratizzazione dei dispositivi alla guida autonoma. Un piano strategico ambizioso – Drive the Future (2017-2022) – nel quale il Gruppo Renault è intenzionato a proporre fino a 12 modelli elettrificati in gamma.

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