Con l’ingresso in flotta degli A321XLR si apriranno nuovi voli in Europa per American Airlines. Lo fa capire Tom Lattig, managing director Emea Sales, ieri sera a Milano per l’evento dedicato al trade in occasione dell’Independence Day. «L’Airbus extended long range ci offrirà nuove possibilità di volare in Europa dagli Stati Uniti, tra tre o quattro anni», osserva.
L’innovativo aereo lanciato all’ultimo Airshow parigino di Le Bourget rappresenta la “big story” positiva dell’anno nell’aviazione. Si pensa possa dare il colpo di grazia ai superjumbo come il B747 e l’A380, di cui peraltro è già stata scritta la parola fine.
[Leggi qui di Emirates, primo cliente dell’A380 che dismetterà dal 2030]
Airbus dice che l’A321XLR sarà in grado di volare fino a 4.700 miglia nautiche (8.700 km), più di qualsiasi altro aeromobile a corridoio singolo. Trasporterà fino a 244 passeggeri, oppure da 180 a 220 persone in posti a sedere a due classi, avrà poltrone flat bed in business class.
A321XLR American Airlines cliente di lancio
American Airlines è tra i clienti di lancio insieme a compagnie come Frontier e Jetblue.
Ne ha parlato in questa video intervista sul canale video interno della compagnia il presidente Robert Isom, spiegando che sono 50 gli esemplari previsti. Si aprirà una nuova epoca del volo commerciale tra gli hub della East coast americana, l’Europa e il Sud America. Con un aereo più piccolo, quindi economicamente molto sostenibile, che vola fino a 9 ore.
L’A321XLR di American Airlines potrà premiare proprio il mercato italiano, molto importante per AA che da tre anni apre nuovi collegamenti diretti.
«Un volo nuovo ogni anno dal 2017: Dallas, Chicago e Philadelphia sono gli aeroporti collegati direttamente da Roma, Venezia e Bologna», osserva Angelo Camilletti, manager sales Southeast Europe .
Continua: «Dopo il Regno Unito, siamo il Paese con più voli. Inoltre, da giugno operiamo le rotte sempre con il B777-200 e non ci sarà più il cambio con il 767, sulle direttrici di Milano e Miami/New York».
Leggi qui del lancio del Bologna-Philadelphia.
Sulle aziende vince la Premium economy
Introdotta la Premium economy in anteprima, l’offerta per i viaggi d’affari diretti sugli Stati Uniti è diventata più appetibile.
«La definiamo una business class degli Anni Novanta, considerato che costa dal 20 al 40% in meno – argomenta Roberto Antonucci, senior manager Europe & Offline Sales Emea -. Una classe trasversale, apprezzata anche dal traffico leisure».
«Il prodotto business è commercializzato in collaborazione con le compagnie partner (Finnair, Iberia e British Airways) – prosegue Camilletti -, siamo un joint team sul transatlantico. Il range di proposte soddisfa tutte le aziende e per le Pmi abbiamo il programma On Business, basato sull’accumulo di punti e una competitività tariffaria dal 5 al 15% più vantaggiosa rispetto alle tariffe standard, a seconda del periodo dell’anno».
«La riconfigurazione della business class sui voli transatlantici sull’intera flotta è stata completata l’anno scorso, oggi permette l’accesso diretto di ogni passeggero al corridoio», rimarca Lattig.
American Airlines e l’NDC
Sull’innovazione di Ndc il nuovo standard di Iata per una distribuzione più diretta e personalizzata dei prodotti delle compagnie aeree, American Airlines sta andando avanti con la strategia di incentivare le Tmc e le agenzie di viaggi alla vendita dei biglietti via Ndc.
«Sì abbiamo continuato a spingere Ndc con 2 dollari per segmento e abbiamo più partner rispetto all’anno scorso che ci supportano in questa modalità, che, siamo certi, migliorerà il lavoro di chi vende biglietti e ancillary», dice Lattig.
Per partner intende Tmc, alle quali oggi la compagnia propone anche pacchetti di servizi collegati al posto-volo.
«Creiamo un pacchetto a tariffe stabilite e le dedichiamo alle travel management company», chiarisce il manager. Singolare rilevare che nato sull’onda dello ‘spacchettamento’ dei servizi ancillari rispetto al posto-volo, oggi Ndc stimola le compagnie a re-impacchettare l’offerta, pur con una migliore personalizzazione, si auspica.
Independence Day milanese
Ieri, giorno della 243esima Festa dell’Indipendenza americana, American Airlines ha riunito i migliori partner del trade italiano «per esprimere la propria gratitudine per gli sforzi effettuati».
Presenti le principali Tmc e i tour operator, la console per gli affari Commerciali degli Stati Uniti d’America a Milano, Tanya Cole. E ancora, gli enti del turismo delle città di New York, Miami, Dallas, Philadelphia e Chicago. Infine, Brand Usa e l’associazione Visit Usa Italy, di cui la compagnia aerea è membro.
«Gli operatori del trade sono il carburante che ci consente di crescere ulteriormente e rafforzarci all’interno del mercato italiano, che rimane uno degli europei nei quali American registra la maggior crescita», aggiunge Antonucci.
Nella stagione estiva, AA offre il maggior numero di hub statunitensi collegati direttamente dall’Italia.
Come detto, è stata la prima americana a introdurre il prodotto Premium economy. Oggi offre più poltrone in questa classe di qualsiasi altro vettore statunitense.
Il processo di ristrutturazione la introdurrà su 124 aeromobili widebody della flotta. In Italia è disponibile su tutti i voli operati tra Malpensa e gli Stati Uniti. Da Roma Fiumicino è sui servizi verso Dallas Fort Worth e Chicago, mentre da Venezia sui quelli diretti a Chicago.
[Leggi, a pagina 20, del restyling da 8,5 miliardi di dollari dell’aereoporto di Chicago]