Soggiorno in Paradiso

Advertisement

«Non un semplice luogo di soggiorno, bensì uno stato d’animo». Questo il commento dell’architetto Adam D. Tihany (noto per aver progettato Le Cirque di New York) a proposito della sua ultima creatura: l’albergo Aleph (info e prenotazioni: Design Hotels, numero verde 800/876104, www.designhotels.com) di Roma.

Da banca a oasi del design

La struttura si trova in via San Basilio, a due passi da via Veneto, in un edificio che un tempo ospitava una banca. L’interno è una sorprendente sintesi di soluzioni innovative, condite con un pizzico di ironia e provocazione: tutti gli spazi comuni si ispirano al tema dell’Inferno e del Paradiso, declinato in differenti modi e riassunto nella contrapposizione di un “angelico” blu e un “luciferino” rosso. Il risultato è un albergo che rivoluziona il concetto tradizionale di hôtellerie ed esibisce ambienti essenziali e dal grande impatto visivo. A cominciare dall’ingresso, dominato da una porta bianca e rossa sorvegliata da due statue di leoni in marmo bianco. Una volta entrati, ci si imbatte in due gigantesche statue di samurai, che simboleggiano il bene e il male, le forze primitive del cielo e della terra in eterno conflitto. Da qui si accede al pianoterra, che rappresenta gli Inferi: la hall ha le pareti in legno e un pavimento in marmo nero ravvivato da frammenti di vetro rosso di murano. Il “Bar & Wine Lounge”, con una cantina in vetro trasparente, propone una selezione di oltre seicento bottiglie di vino. La lista dei bianchi e rossi prende spunto dai sette peccati capitali: alla gola, ad esempio, sono associati i vini fruttati, mentre alla lussuria le etichette pregiate. A poca distanza si trovano il “Sin”, un ristorante tutto giocato sui contrasti del rosso e del bianco, e la Library Lounge, di gusto inglese e dotata di una biblioteca virtuale (con testi proiettati su uno schermo da un computer). Sempre a pianoterra, infine, c’è l’“Angelo Bar”, interamente realizzato in resina bianca, con display lungo le pareti, su cui scorrono frasi di scrittori ispirate, ancora una volta, al tema del bene e del male.

E veniamo al Paradiso, che all’Aleph non si trova in cielo, bensì… sottoterra. Si chiama infattiHeaven l’esclusiva Spa collocata dove un tempo si trovava il caveau della banca. Tutto decorato nei toni del blu, è dotata di sauna, bagno turco e una piscina che si ispira alle terme romane.

Stanze anni Cinquanta

E le stanze? Oltre a 96 camere standard (con connessione veloce a Internet), vi sono due suite e un loft al sesto piano, che si affaccia su una terrazza fiorita, con una grande vasca Jacuzzi al centro. Per l’arredamento l’architetto si è ispirato allo stile raffinato e originale degli anni Cinquanta, proponendo contrasti decisi di bianco e blu e grandi foto di Roma alle pareti.

  Condividi:

Lascia un commento

*