In una Italia in disagio dallo sciopero generale dei trasporti locali, da Roma a Milano, da Napoli a Torino, con orari e modalità diverse, che non interessa la Rete ferroviaria, arriva l’appello all’agitazione generale, e non solo dei trasporti, dalla CGT in Francia per il prossimo 5 febbraio “in risposta all’emergenza sociale”. L’organizzazione sindacale chiede, tra l’altro, un aumento dei salari e una riforma fiscale. Un “contagio” europeo delle agitazioni nei trasporti che la settimana scorsa ha colpito anche la Germania (leggi qui).
Sciopero generale dei trasporti pubblici in Italia. In arrivo il 5 anche in Francia un’agitazione totale contro el politiche economiche del governo Macron
Di fronte all’emergenza sociale esemplificata dalle proteste dei gilets jaunes, la CGT chiede a tutti i settori di “scioperare” martedì 5 febbraio 2019 per “rispondere all’emergenza sociale: al di là delle mobilitazioni dei cittadini nelle ultime settimane, è essenziale costruire un equilibrio di potere, in particolare attraverso gli scioperi, per imporre la ridistribuzione della ricchezza ai datori di lavoro”.
L’intersindacale ha diverse esigenze e chiede “l’aumento del salario minimo. Incremento che deve interessare tutti i salari, le pensioni e i minimi sociali”, una riforma della tassazione, “l’abolizione degli aiuti pubblici alle imprese (CICE, esenzioni varie, ecc.) che non servono all’occupazione, all’aumento dei salari o all’investimento dell’apparato produttivo, minando così la nostra protezione sociale”. E andando a colpire lo sviluppo dei servizi pubblici su tutto il territorio.Si attende un martedì di passione (l’ennesimo) per i nostri vicini transalpini.
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