Trieste Convention Center

Partita la costruzione di Trieste Convention Center

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Sono partiti i lavori per la realizzazione di Trieste Convention Center-TCC, il nuovo centro congressi che sorgerà nel Porto Vecchio di Trieste (qui informazioni sulla futura location). Il centro congressi affacciato al mare con il suo rivestimento in cristallo e policarbonato retroilluminato disporrà di una sala da 2mila posti, una da 500, sale modulabili per complessivi 600 posti, un’area espositiva di 5mila metri quadrati e tecnologie innovative con grande attenzione al risparmio energetico e all’ecologia.

Il finanziamento del costo totale dell’opera, previsto in 11,1 milioni di euro, sarà sostenuto per il 55% dal Comune di Trieste e per il restante 45% da TCC, società composta da imprenditori e investitori locali costituitasi appositamente per realizzare e gestire il centro polifunzionale.

Iniziati i lavori per la realizzazione di Trieste Convention Center: debutterà con ESOF 2020

Trieste Convention Center sarà il più grande convention center di tutto il Nord Est e sarà pronto per ESOF 2020-EuroScience Open Forum, la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica che si svolgerà a Trieste dal 4 al 10 luglio 2020 portando in città oltre 4mila scienziati, 400 giornalisti scientifici da tutto il mondo e più di 100mila visitatori del Science in the City Festival.

Secondo le previsioni il centro ospiterà annualmente almeno 10 congressi ed eventi internazionali e altre manifestazioni per un totale complessivo di oltre 50mila presenze e una ricaduta sul territorio stimata in 40 milioni di euro. Le attese sono sostenute dai dati che fanno di Trieste un vero hub di innovazione. Il Sistema Trieste della scienza dell’innovazione è conosciuto in tutto il mondo per la presenza di istituzioni scientifiche internazionali e nazionali come l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale e di 3 università. Il tutto in un territorio con una percentuale di ricercatori – 37 per mille – tra le più alte al mondo e con la più elevata densità di start-up innovative in Italia.

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