General Motors chiude

General Motors chiude 7 fabbriche. L’ira di Trump

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General Motors chiude cinque stabilimenti in Nord America (quattro negli States e uno in Canada)  e altre due fuori, con il conseguente taglio di oltre 14mila posti di lavoro. Suscitando le ire di Donald Trump, che su Twitter ha cinquettato: “General Motors e la sua Ceo Mary Barra mi hanno molto deluso, per chiudere stabilimenti in Ohio, Michigan and Maryland. E nessunio in Cina o in Messico. Gli Stati Uniti hanno salvato GM e questo è il GRAZIE! che abbiamo ricevuto. Perciò stiamo valutando il taglio di tutti gli aiuti a GM, inclusi quelli per le auto elettriche. General Motors ha fatto una grande scommessa in Cina anni fa quando costruirono stabilimenti là (e in Messico) Non penso che sarà una scommessa che pagherà. Perché io sono qui per proteggere gli operai americani!”.

General Motors chiude 5 fabbriche nel Nord America, e altre due fuori. L’ira di Trump

La mossa di chiudere sette stabilimenti da parte di GM ha l’obiettivo di migliorare il cash flow di 6 miliardi di dollari a fine 2020, tagliando la forza lavoro del 15%. La Ceo Mary Barra ha affermato che l’azienda è costretta a decisioni di questo tipo anche a causa della guerra commerciale in atto, attaccabndo quindi indirettamente le scelte economiche globali di Trump: “Dobbiamo adattarci alle nuove condizioni di mercato. Assumiamo queste decisioni mentre l’economia è ancora forte. L’industria dell’auto sta cambiando molto rapidamente e vogliamo assicurarci di essere ben posizionati” ha detto, alimentando appunto l’ira di Trump, ma anche la delusione del premier canadese Justin Trudeau, il quale ha detto che “il  governo canadese farà tutto il possibile per aiutare le famiglie che saranno colpite della chiusura degli impianti GM”, dicendo in un tweet di aver “chiamato il Presidente Trump per discutere di GM, e trovare il modo migliore per sostenere le persone colpite su entrambi i lati del confine….”

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