Consueto Forum di apertura nelle sala principale del Mico di Milano per l’edizione numero 16 del BizTravelForum, l’unico evento italiano per la community del business Travel, che quest’anno ha preso il titolo di Bigger or Faster. Bigger a partire dalle dimensioni dell’evento stesso, che ha visto “3300 iscrizioni rispetto alle 2850 dello scorso anno” come ha sottolineato il presidente Uvet Luca Patané, Faster, a parte il ritardo di inizio del forum di apertura, dalla continua crescita del gruppo milanese, anche nei momenti di crisi: “siamo cresciuti sempre il doppio del mercato e veniamo da un anno, il 2018, da record, dove cresciamo in tutte le aree di business, superando i tre miliardi di euro di fatturato con un ebitda che, secondo le nostre stime, dovrebbe raggiungere i 28 milioni di euro, con un più 25% anno su anno. E per il 2019 ci attendiamo un anno di consolidamento, malgrado le incertezze politiche ed economiche”.
BizTravelForum 2018, per Uvet un anno bigger e faster, in attesa di un 2019 che si prospetta al di sotto delle aspettative governative
Incertezze economiche sottolineate anche durante il Forum di apertura, iniziato con un bellissimo video a tema sportivo (a questo proposito Patané nella conferenza stampa a latere, anche questa una consuetudine, ha annunciato che sponsorizzerà la squadra di ciclismo di Ivan Basso, presente all’evento, e di Alberto Contador) da parte di Valerio De Molli, Managing partner e Ad di The European House Ambrosetti, che da sette anni elabora l’Uvet Travel Index, che stima l’andamento dell’economia dalle dinamiche dei viaggi d’affari basate sui numerosi dati di Casa Uvet, “che noi rendiamo disponibili al mercato ben 45 giorni prima di Istat con, nella storia, un 94% di accuratezza” dice De Molli, che prosegue: “il 2018 chiuderà con un più 1,2% di crescita di Pil, il doppio della media degli ultimi 20 anni, ma fanalino di coda in Europa, e anche il 2019 si prospetta in fondo alla crescita europea, con quattro momenti di criticità, ovvero la Trade war e la Trump economics, la Brexit e l’instabilità europea, l’Iran e il problema mediorientale e le crisi di migranti. Tutto questo ci porta a stimare una crescita dell’1,1% per l’anno prossimo, ben lontano dall’1,5% del governo”. Che comporterà sempre più difficoltà nel tessuto economico e bancario del nostro paese. Con difficoltà di investimenti delle imprese, storicamente molto piccole nel nostro paese.
Investimenti che invece non lesina da anni il Gruppo Uvet, cresciuto da 330 a 1700 dipendenti in dieci anni, “e che saranno 1800 il prossimo!”, afferma con orgoglio il numero uno di Porta Volta, che “sogna” una Torre Uvet nel vicino City Life, che già ospita le torri Allianz, Generali e presto PricewaterhouseCooper: “perché non bisogna mai mettere limiti ai sogni” commenta.
Sogno di far mettere le ali ai treni (leggi qui) che ha Trenitalia, con la sua offerta su Alitalia, tema trattato sul palco da Orazio Iacono, Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia, e da Fabio Lazzerini, Chief Business Officer del vettore tricolore, entrambi “ottimi fornitori di Uvet”, che non hanno però svelare più di tanto il futuro di questa avventura: “oggi guardiamo oltre i confini, ma continuiamo a crescere anche in Italia, facendo viaggiare oltre 500 milioni di passeggeri, che con le soluzioni integrate con Alitalia potremmo far crescere ancora di più del 4,2% di quest’anno”. Collaborazione che già “è partita sul palco” come sottolineato da Lazzerini, visto che proprio il manager Trenitalia gli ha passato il microfono che gli è servito per dire a gran voce alla numerosa platea presente che “Alitalia è cambiata. Questo è il miglior anno degli ultimi cinque, con un trimestre, il terzo, dove abbiamo realizzato un piccolo utile che il vettore non registrava da anni. L’abbiamo fatto non con gli investimenti che, purtroppo non possiamo fare, ma con un cambio di mentalità. Quando arrivai io 13 mesi fa la compagnia era diventata troppo leisure, con il solo 20% di ricavi provenienti dal corporate. Ora siamo al 40 e cresceremo ancora. Perché non è più il momento di giocare in difesa”. Cura al mondo business che è musica per le orecchie di Patané, proprietario anche di una compagnia aerea, Blu Panorama, questa con un focus, almeno al momento, principalmente leisure.
BizTravelForum 2018, per Uvet un anno bigger e faster, i dati di Travelport
Sul palco anche Damiano Sabatino, VP and Managing Director, Southern Europe and North Africa di Travelport anch’egli con dei dati molto interessanti per la platea, ovvero quelli dei flussi sia in entrata che in uscita da e per il mercato italiano, che vede gli Stati Uniti primeggiare e la Germania in calo in doppia cifra, “ma questo può dipendere anche dal fatto che Lufthansa, il vettore di riferimento per questo mercato, abbia puntato fortemente sull’NDC e sulle prenotazioni dirette, che noi non intercettiamo. Altri dati interessanti il boom di crescita dei passeggeri dal Portogallo, sarà un effetto Ronaldo” argomenta simpaticamente il manager del gds britannico, che continua ” e l’ottima crescita dei viaggi dall’Italia verso la Turchia”. Big data che, insieme a blockchain e all’Intelligenza Artificiale, sono e saranno gli ambienti degli investimenti di Uvet; “perchè, anche con eventi come questo, vogliamo continuare a guidare il cambiamento” sottolinea il Cavaliere. In attesa appunto della Torre Uvet di Citylife.