Durante la 22esima edizione di Ecomondo di Rimini, in corso alla fiera del capoluogo romagnolo fino a domani 9 novembre insieme al 12esimo appuntamento con Key Energy, l’evento di riferimento delle energie rinnovabili nell’area mediterranea, si è parlato, e molto, di biocarburanti, anche a seguito della stretta voluta dall’Unione Europea su quale percentuale di energia dovrà esser pulita entro il 2030. Sarà il 32% di tutta quella prodotta nel Continente, il 5% in più rispetto ai precedenti accordi. Perciò diventano sempre più importanti i nuovi carburanti utilizzati sia per la mobilità pubblica/privata sulle strade che il cosiddetto Sustainable aviation fuel (leggi qui cos’è), che ha già mosso un’ottantina di voli tra Amsterdam e Oslo e una decina tra lo scalo olandese e la sua ex-colonia Aruba grazie al vettore KLM (leggi qui).
Da Ecomondo e Key Energy di Rimini la spinta sui biocarburanti: passano da 5 a 8 gli impianti per il biometano
“Il biometano da FORSU rappresenta uno degli assi portanti del futuro dell’economia circolare: l’Italia è pronta a cogliere questa innovazione ed entro la fine del 2018 saranno 8 gli impianti consorziati CIC in grado di produrre biometano a partire dai rifiuti organici”. Lo ha detto oggi nell’ambito del convegno organizzato dalla Piattaforma Tecnologica Nazionale Biometano “Il gas rinnovabile nella strategia Clima Energia europea e nazionale” Massimo Centemero, direttore del Consorzio Italiano Compostatori.
“Il riconoscimento ricevuto sottolinea come l’impianto di Montello, Bergamo, sia una realtà che ha avuto la lungimiranza di investire su questo biocarburante avanzato, una risorsa rinnovabile e naturale che si ottiene raffinando il biogas generato dalla digestione anaerobica dei rifiuti organici” commenta Alessandro Canovai, presidente del CIC. All’impianto di Montello si è unito a settembre 2018 quello della Calabra Maceri, che ha inaugurato il primo impianto di biometano del Centro-Sud Italia connesso alla rete nazionale del gas naturale per gli usi industriali, residenziali e per l’autotrazione. L’impianto SESA di Este (Padova) ha inoltre aperto a settembre il primo distributore di biometano proveniente dalla trasformazione del rifiuto organico. A Pinerolo (TO) il biometano prodotto dal Polo Ecologico Acea viene impiegato in via sperimentale sui veicoli aziendali per la raccolta i mezzi della raccolta dei rifiuti: se tutto il Biogas prodotto in un anno dal Polo Acea venisse trasformato in Biometano, si potrebbe alimentare una utilitaria per oltre 55 milioni di km. A questi, nelle ultime settimane si sono aggiunti impianti a Sant’Agata Bolognese (BO) e Finale Emilia (MO).