L’ospitalità è fashion

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Moda e hôtellerie: da questo connubio ormai consolidato sono nati alcuni degli hotel più esclusivi e originali degli ultimi anni, in Italia e all’estero. Spazi che rifuggono da ogni forma di standardizzazione ed esprimono, negli arredi come nell’accoglienza, lo stile inimitabile delle celebri case che li firmano. Ecco una panoramica delle ultime novità e delle soluzioni architettoniche più accattivanti.

Lusso discreto
L’ultima novità del settore è l’imminente apertura (l’inaugurazione è fissata per il 10 novembre) del secondo albergo a marchio Armani Hotel & Resortsdopo quello, lussuosissimo, di Dubai. Le caratteristiche della struttura, realizzata in partnership con la società immobiliare araba Emaar Properties, sono ancora avvolte nel mistero. Si sa però che sorgerà all’interno del palazzo di via Manzoni 31 a Milano, di proprietà del celebre stilista meneghino d’adozione, e che metterà a disposizione 95 camere, una Spa e un business center. Gli interni riecheggeranno i canoni estetici della maison: eleganza minimalista, uderstatement, ma senza dimenticare il lusso e il confort (in Internet: www.armanihotels.com).

Gusto fiorentino
Un veterano del settore alberghiero è Ferragamo, che dal 1995 a oggi ha aperto cinque strutture, recentemente ribattezzate con il nome Lungarno Collection (tel. 055/27264000 – www.lungarnocollection.com)  dimore storiche, luxury & design hotel, retreat (tra cui anche il Lungarno Appartments & Suites) e ristoranti il cui minimo comun denominatore è l’attenzione ai materiali e ai dettagli, nonché un richiamo al gusto tipico fiorentino. Fiorentino è anche l’architetto che ha firmato tutti gli edifici della catena, Michele Bonan, che ha applicato a questi spazi il concetto di “fusionalità” delle arti (scultura, pittura a architettura). Tra gli alberghi della catena spicca il Contemporary Hotel Firenze, con la sua impagabile vista sull’Arno e il Ponte Vecchio. Gli interni richiamano atmosfere cinematografiche degli anni 50. All’ingresso, gli ospiti sono accolti da un’istallazione contemporanea di Fabrizio Corneli, mentre nel mezzanino sono disponibili sale di lettura e lounge concepite come “spazi privati per rilassare la mente”. All’ultimo piano invece, la Torre, la Penthouse Consorti, la zona wellness e spa e la Sky Lounge per i meeting. Quarantatre le camere, accessoriate con la tecnologia più avanzata (linea wi-fi gratuita, docking station per iPod, dvd, cd, tv satellitare). Il Gallery Hotel Art, invece, è una sorta di galleria d’arte contemporanea situata accanto al Ponte Vecchio, che esibisce dipinti e fotografie su tutte le pareti.
E veniamo al Lungarno Hotel, sulla sponda sinistra dell’Arno: la struttura si ispira al concetto di “nuova classicità” e delizia gli amanti dell’arte con 400 opere di Cocteau, Picasso, Bueno e Rosai. Mobili antichi sono immersi nel blu oceanico di tappeti e moquette, in contrasto con il bianco avorio delle pareti e dei tessuti d’arredamento. Il richiamo all’antico è evidente anche nelle 73 camere, dotate di lussuosi bagni in marmo: la junior Suite della Torre, in particolare, ha i muri di mattoni del tredicesimo Secolo, i pavimenti in
La Portrait Suite, poi, è una casa signorile nascosta nel centro di Roma, a pochi metri da via Condotti. Gli interni sono un omaggio alla Dolce vita interpretata secondo lo stile di Salvatore Ferragamo, che in quegli anni era il couturier preferito dei divi che transitavano nella capitale. Foto dell’epoca adornano i muri dell’hotel, mentre i tessuti d’arredamento sono prestiti d’eccezione dal mondo della moda.

Un luogo per sognare
Nei pressi della principale stazione ferroviaria di Milano, Moschino ha aperto la sua Maison (tel. 02/29009858 – www.maisonmoschino.com): una “casa dei sogni” dagli accenti onirici, in linea con la filosofia dell’estroso stilista, scomparso nell’1994. A curare di persona le linee guida e l’estetica dell’edificio è stata l’art director dell’azienda, Rossella Jardini. In collaborazione con Jo Ann Tan, ha realizzato un luogo “altro” rispetto a quello che è la proposta dell’ospitalità tradizionale. A partire dal nome delle camere (65) che prendono spunto dai titoli di favole (Cappuccetto Rosso, la Stanza di Alice) o dai decori (Stanza oro, stanza dei Petali). Quii reale e immaginario si fondono per offrire alla clientela un’esperienza sensoriale. Nei sogni più belli, si mangia con gusto e ci si prende cura di sé stessi: ecco perché la Maison Moschino offre il ristorante Clandestino, diretto dallo chef Moreno Cedroni, e la la Spa di Culti, con ben 18 trattamenti di remise en forme.

Il giardino segreto
La realizzazione dell’hotel Bulgari di Milano (tel. 0/ 8058051 – www.bulgarihotels.com), inaugurato nel 2004, è stato affidato ad un studio di architettura d’eccezione, Antonio Citterio & Partner, che ha progettato anche gli arredi. La facciata in marmorino bianco si sposa con quelle delle case del Trentennio che si affacciano sulla via privata Fratelli Gabba, in un punto appartato del capoluogo lombardo. L’interno è giocato sui toni caldi del marmo nero dello Zimbawe, della pietra di Vicenza e di Aphyon, del rovere, del teck e del legno di quercia: un richiamo ai fusti del giardino di 4.000 metri quadri in cui la struttura è immersa. Proprio quest’area verde è il vero incanto della location: la varietà della flora, il saliscendi sinuoso del prato delimitato da piante centenarie, evocano l’architettura paesaggista delle ville storiche lombarde. La catena ha all’attivo anche una struttura a Bali, che fonde la concezione stilistica italiana con le tipiche forme locali, e due ristoranti nel cuore di Tokyo. È prevista nella primavera del 2012, inoltre, l’apertura di un nuovo, esclusivo hotel a Londra.

A Casa di Martin Margiela e Missoni
A Parigi il Gruppo Odo ha affidato il decoro degli interni dell’hotel La Maison Champs-Elysées(tel. 0033/140746465 – www.lamaisonchampselysees.com) a Martin Margiela. Lo stilista ha completamente trasformato le diciassette camere e suite, il fumoir e la terrazza al numero 8 di Rue Jean Goujon grazie al suo stile gout du blanc: calce alle pareti, fodere candide sui mobili e mussola sui lampadari. In completo contrasto con lo stile francese, a Edimburgo Rosita Missioni ha curato l’apertura e il decoro d’interni del Missoni Hotel Edinburgh, di Rezidor Hotel Group (tel. 0044/1312206666 – www.hotelmissioni.com): le camere e gli spazi comuni sono reinterpretati secondo la visione geometrica dei colori, segno indiscusso dello stile della sua famiglia. Il brand conta anche un hotel in Kuwait, di 18 piani, e prevede di inaugurare una struttura in Oman nel 2013 e due nel 2014, in Turchia e Brasile.

Lo sapevate che…
• Le 10 camere Deluxe Arno del Contemporary Hotel Firenze (Lungarno Collection) sono situate all’interno della medievale Torre dei Consorti.
• “La stanza di Alice”, “La Stanza Petali”, “Zzzzz la Stanza Ape”, “Dormire in un abito da sera”, “Foresta”: non sono titoli di libri per bambini, ma alcuni dei nomi delle fantasiose 65 camere di Maison Moschino, ispirate al mondo dei sogni.
•  I primi accenni sul giardino del Bulgari Hotel di Milano si trovano nel testo Ruralim Commodorum di Piero de Crescenza, datato 1305. I sentieri di pietra dello Zimbawe pesano circa 15 tonnellate.
• La Maison Champs-Elysées, arredata da Martin Margiela a Parigi, sorge all’interno di un palazzo costruito nel 1866 per volere della Duchessa di Rivoli.
• L’Armani Hotel di Dubai ospita ben otto ristoranti. Tra questi Armani/Peck, in collaborazione con l’omonima, prestigiosa gastronomia milanese.
• All’interno dell’Hotel Missoni Kuwait c’è il Choco Cafè, un locale interamente dedicato alla degustazione del caffè e del cioccolato.

 

Testo di Sara Fattorini, Mission n. 6, ottobre 2011

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