E’ un podio tutto digital quello del Best Global Brands 2018 di Interbrand (vedilo qui), ma sempre ben presenti in classifica sono i brand automotive. Con il primo in assoluto, Apple, per il sesto anno consecutivo, che propone anche l’hardware, smartphone, tablet e computer, oltre ai servizi digitali che sono invece il core per il secondo classificato, Google, con un valore del brand cresciuto rispettivamente del 16 (a quota 214,480 miliardi di dollari) e del 10% (155,506 miliardi di valore), e il terzo, Amazon, con un boom anno su anno del 56%, Top performer tra i 28 brand che hanno registrato un incremento percentuale a due cifre, portando il brand al valore di oltre cento miliardi di dollari. Ma nella top ten vi sono anche due brand automotive: Toyota (con un valore di 53,404 miliardi di dollari, più 6% anno su anno. Grazie all’ibrido?) e Mercedes-Benz (48,601 miliardi, più 2%), dietro Microsoft (92,715 miliardi di dollari), Coca-Cola (66,341 miliardi di dollari), Samsung (59,890 miliardi di dollari), ma davanti a Facebook (45,168 miliardi di dollari) e McDonald’s (43,417 miliardi di dollari). Vedi qui la classifica dello scorso anno.
Best Global Brands 2018, domina il digital ma bene l’automotive con ben 15 brand nella Top 100
Nella Top 100 di Best Global Brands 2018 vi sono ben 15 marchi automotive, con BMW al 13esimo posto, Honda, per la quale contano molto anche il settore moto, al 20esimo, Ford al 35esimo, seguita al 36esimo da Hyundai. Poi dal 40esimo un filotto di tre Case, Nissan, Volkswagen (a più 6% anno su anno, con il Dieselgate ormai un pallido ricordo…) e Audi, seguite da un brand sempre del gruppo, ovvero Porsche, al 52esimo. Al 71esimo Kia, seguita al 78esimo da Land Rover, all’80esimo da Ferrari (il brand del settore a maggior crescita, con un più 18% anno su anno), Mini al 90esimo e Subaru al 100esimo.
Oltre ad Amazon gli altri brand a maggior crescita sono stati a new entry dell’anno scorso Netflix (a più 45%), Gucci (a più 30%), Salesforce.com (a più 23%), anch’esso entrato nel 2017, e Louis Vuitton (a più 23%), mentre dopo cinque anni nella rosa dei Top Growing Brand, Facebook subisce il primo decremento perdendo sei punti percentuali. Due le new entry di quest’anno e tre rientri: Spotify si posiziona al 92esimo posto (5,176 miliardi) e Subaru, in coda alla classifica al numero 100 (4,214 miliardi). Tra i brand che rientrano troviamo Chanel, al numero 23 con 20,005 miliardi di dollari (ultima presenza nel 2009), Hennessy, 98esima con 4,722 miliardi (2009) e Nintendo, 99esima con 4,696 miliardi US$ (2014).
Più della metà dei Best Global Brand rappresenta cinque settori: Automotive (15), Tecnologia (13), Servizi Finanziari (12), Luxury (9) e Beni di Largo Cosumo (9). Con un incremento del 42%,il lusso è il settore a maggior crescita e scalza il Retail, che con una crescita del 36% si posiziona secondo. Seguono l’Elettronica (più 20%), l’Abbigliamento Sportivo (più 13%) e i Servizi Finanziari (più 10%).
Il valore aggregato dei brand Top 100 supera la soglia dei 2mila miliardi di dollari con un incremento del 7,7% rispetto al 2017
“A dieci anni dalla crisi finanziaria globale, i brand che stanno crescendo più rapidamente sono quelli che dimostrano notevole intuito nel comprendere i propri clienti e compiono mosse iconiche e coraggiose, offrendo prodotti e servizi inediti e accattivanti” ha dichiarato Charles Trevail, Global Chief Executive Officer di Interbrand.
“Nei mercati odierni, la crescita non è un perseguibile soltanto attraverso la continuità. Occorrono mosse competitive coraggiose, capaci di affascinare gli individui, trasformare le aziende e reinventare le categorie. Questo è il paradigma comune ai brand che dominano questa classifica con risultati eccezionali” ha aggiunto Manfredi Ricca, Chief Strategy Officer europeo di Interbrand.