MOTUS-E

Nasce MOTUS-E, per promuovere la mobilità sostenibile

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Dall’incontro tra ALD Automotive Italia, Enel X, ABB, Volkswagen Group Italia, Allianz, Cobat e Politecnico di Milano, con l’obiettivo di agevolare la transizione del settore italiano dei trasporti dal monopolio dei veicoli alimentati con combustibili fossili verso mezzi sostenibili, nasce MOTUS-E, associazione senza scopo di lucro che riunisce il settore industriale, il mondo accademico e dell’associazionismo per accelerare la transizione verso la mobilità a zero emissioni. Motus, cambiamento appunto, con la E che sta a significare il mondo elettrico, è il nome scelto da questa forte sinergia tra operatori del settore, mondo accademico, filiera industriale, consumatori e movimenti di opinione.

 “Abbiamo promosso la costituzione dell’Associazione MOTUS-E per riunire e rappresentare il mondo interessato allo sviluppo e al successo della mobilità elettrica.L’obiettivo è di creare una piattaforma comune di dialogo tra tutti gli attori della filiera: dai gestori delle infrastrutture ai costruttori, per favorire anche in Italia la transizione verso la mobilità del futuro, così come sta già avvenendo in altri Paesi del mondo” ha detto Francesco Venturini, responsabile di Enel X e presidente di MOTUS-E.

A cui Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive e Vice Presidente di MOTUS-E ha aggiunto: “L’opportunità che abbiamo di fronte è quella di fare un netto passo in avanti per migliorare la qualità della vita di tutti. MOTUS-E, attraverso il coinvolgimento dei diversi stakeholder, svolge un ruolo fondamentale in questo processo di diffusione di nuove formule di mobilità sostenibile, sempre più tecnologicamente evolute e che determinano diversi vantaggi tangibili per il consumatore e per l’ambiente”. 

Nasce MOTUS-E, per promuovere la mobilità sostenibile, naturalmente facendo anche pressione sulle istituzioni

L’attuale diffusione dei veicoli elettrici in Italia è ancora contenuta, sia in termini di offerta sul mercato che di vendite, rappresentando più o meno lo 0,16% del mercato, con circa 11.500 veicoli. Che possono utilizzare appena 4.200 punti di ricarica pubblici contro gli oltre 22 mila della Germania, risulta assolutamente insufficiente, una proporzione tra punti di ricarica e abitanti che è di 1 ogni 14mila in Italia contro 1 ogni 1.660 nei Paesi Bassi. Perciò MOTUS-E avrà un ruolo attivo nella definizione di tavoli di lavoro tecnologici ed economici, per stimolare il confronto fra best practices e per la diffusione presso l’opinione pubblica della consapevolezza circa i benefici ambientali e sociali che derivano dallo sviluppo dell’e-mobility. Tra cui certamente fa la parte de leone il Piano nazionale Italia di ENEL X con una copertura di 7mila punti di ricarica pubblica al 2020. 

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