Dopo ben 15 anni di discussioni e polemiche, il governo britannico ha finalmente deciso che l’aeroporto di Londra Heathrow avrà una terza pista. E se ne è parlato durante la terza edizione della British-Irish Airports EXPO, in collaborazione con i 40 aeroporti britannici del Regional And Business Airports Group (RABA), ospitato proprio dallo scalo londinese. Che potrebbe diventare una nuova base della low cost easyJet, come ha detto anche il suo Chief Commercial & Strategy Officer Robert Carey, che ha illustrato i piani per una base potenziale in un Heathrow ampliato (oltre a easyJet vedi i piani di Ryanair sullo scalo). Tra questi ben 18 possibili collegamenti nazionali, tra cui 12 aeroporti britannici attualmente privi di collegamenti con Heathrow e altri 61 mercati in Europa, 45 dei quali non sono attualmente collegati all’hub londinese. Carey ha anche suggerito che easyJet potrebbe portare la concorrenza e tariffe più basse per le rotte esistenti a Heathrow. Unendosi al Ceo di Heathrow John Holland-Kaye, il Ministro dell’Aviazione del Regno Unito, Baronessa Sugg, ha suggerito che fino al 15% delle nuove bande orarie messe a disposizione dal nuovo scalo dovrebbero essere riservate ai voli domestici, tra cui alcune soggette a obblighi di servizio pubblico (OSP). Humza Yousaf, ministro dei Trasporti e delle Isole del governo scozzese, ha espresso il suo sostegno in modo molto dettagliato, sottolineando l’importanza della connettività con la Scozia e sottolineando che il 40% dei visitatori a lungo raggio in Scozia viaggia via Heathrow.
Londra Heathrow avrà la terza pista. In arrivo easyJet? Ma tutti sono interessati allo scalo più connesso al mondo
Londra Heathrow, lo scalo più connesso al mondo (leggi qui) interessa ovviamente a molte compagnie aeree, tra cui anche le low cost, come easyJet e Ryanair, ma anche le regional, come Flybe, come ha detto il Direttore delle Comunicazioni della compagnia aerea, Simon McNamara. In qualità di ex direttore generale dell’Associazione europea delle compagnie aeree regionali, McNamara ha una buona conoscenza dell’importanza della connettività regionale: “Uno dei nostri mercati principali è quello dei collegamenti tra il Regno Unito e i punti nazionali”. McNamara ha dichiarato che le attuali rotte della compagnia aerea da Heathrow ad Aberdeen e Edimburgo stanno dando risultati superiori alle aspettative in termini di load factor. “Operiamo da 31 aeroporti britannici e quindi molto potenziale per operare da questi aeroporti a Heathrow”. McNamara ha aggiunto: “Ci espanderemo a Heathrow se le condizioni sono giuste”. Naturalmente occorre dei costi corretti, buoni slot e la riforma delle fee sui passeggeri aerei domestici.
Anche Marc Darby, Ceo dell’operatore regionale delle Isole del Canale Aurigny si è espresso a favore dell’accesso agli slot di un Heathrow ampliato, in quanto le isole Normanne non sono più collegate allo scalo londinese da quando ha abbandonato le rotte nel 2009.
Con 75 milioni di passeggeri all’anno, l’aeroporto di Heathrow vede spesso ingorghi stradali per arrivarci. Gatwick è all’85% della sua capacità e altri tre aeroporti cittadini (Stansted, City Airport, Luton) non hanno più slot disponibili. La terza pista servirebbe quindi (come la seconda a Gatwick dopotutto, leggi qui), visto che ormai rimane spazio per crescere solo nel nuovo scaldo di Southend, l’aeroporto sud orientale della capitale britannica (leggi qui).