Il professor Ugo Arrigo in un’ottima presentazione sulla vendita di Alitalia ha preso in prestito una frase di Winston Churchill definendo la crisi di Alitalia “un rebus avvolto in un mistero all’interno di un enigma” (vedi il suo account Twitter cliccando qui). Frase che non vorrei potesse calzare anche per la vendita del vettore, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto fare un primo passo con la presentazione delle offerte. Che, in effetti sono arrivate, ben tre, ovvero quella già ampiamente attesa di Lufthansa, ma di scarso appeal per i commissari e per il passato esecutivo, easyJet, in cordata con Cerberus e Delta, probabilmente con l’appoggio “esterno” di Air France-KLM, partecipata proprio dal vettore nordamericano, mentre la terza proposta arriva dalla low cost ungherese Wizzair (vedi qui la cronostoria degli interessamenti o presunti tali per il vettore ex di bandiera italiano) Tre offerte tra le quali sarebbe dovuta uscire entro il 30 aprile quella migliore per rilevare la compagnia tricolore. Ma, maledette elezioni, epiteto rivolto anche alla tornata elettorale del 2008, “gli acquirenti hanno rallentato per la situazione politica” come aveva detto nei giorni scorsi il ministro uscente dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e quindi ci si attende un nuovo rinvio di sei mesi.
Vendita Alitalia, un rebus avvolto in un mistero all’interno di un enigma?
Visto che la vendita Alitalia verrà posticipata con un decreto che dovrebbe arrivare a breve, verrà allungata una nuova fase di cassa integrazione straordinaria per il personale di Alitalia: “Si ritiene necessario l’intervento della cigs per una durata di ulteriori 6 mesi dal primo maggio al 31 ottobre” hanno fatto sapere con una lettera al Governo i tre commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, che prevederebbe una rotazione a zero ore coinvolgendo 1.680 dipendenti (90 comandanti, 360 hostess e steward e 1.230 addetti di terra).
Vendita Alitalia, un rebus avvolto in un mistero all’interno di un enigma? Applicabile anche a MilleMiglia
Premetto che chi vi scrive ha, senza grossi problemi, prenotato un volo con le proprie miglia proprio l’ultimo giorno utile prima della scadenza del programma Millemiglia 2014/2017, collegamento che, quindi sarà ancora operato da “questa” Alitalia. Ma Federconsumatori sottolinea come molti clienti non siano riusciti ad usufruire dei premi, chiedendo quindi un incontro urgente con la compagnia. Ma se un programma scade…