Da domenica, 1° aprile (e non è un Pesce d’aprile!), tutti i nuovi veicoli a motore omologati dopo questa data e che si guidano con una patente B in Europa, dovranno essere equipaggiati con eCall, sistema che, in caso di incidente, chiama i servizi di emergenza in maniera autonoma. Questo, o altri sistemi similari come l’OnStar di Opel, emette un allarme in caso di incidente e, per le auto che dispongono di una hotline di soccorso, prima di chiamare direttamente il numero di emergenza ufficiale cerca di raggiungere il conducente. In Europa, il sistema chiama il numero di emergenza standard 112 e si attiva automaticamente non appena viene attivato un airbag, anche se il conducente può utilizzare manualmente la funzione, ad esempio se assiste a un incidente. Il sistema invia un “data telegram” di 140 byte con l’ora della chiamata d’emergenza, il tipo di veicolo, il tipo di alimentazione e la sua posizione, appunto, il numero di passeggeri (?), la direzione di marcia, il modo in cui è stata attivata la chiamata d’emergenza e altre informazioni. Questa legge europea, presa tre anni fa con la disposizione UE 2015/758, è stata voluta dalla Commissione per “salvare fino a 2 500 vite all’anno”, riducendo i tempi di risposta fino al 40% nelle aree urbane e fino al 50% in quelle rurali (leggi qui del convegno sul tema sicurezza di bordo organizzato da Viasat lo scorso anno).
Il sistema di emergenza eCall diventa obbligatorio su tutte le auto nuove. Possibile anche aggiungere un device esterno per lo stesso servizio più un’app
La nuova tecnologia eCall proposta dall’UE è costituita da un’antenna GSM, un ricevitore GPS, un controller, dei sensori di emergenza, degli altoparlanti e un microfono, un pulsante di emergenza manuale, un alimentatore di riserva e luci di controllo. Se non integrata nell’auto, può venir aggiunta dalle compagnie di assicurazione che offrono servizi al costo di circa 40 euro all’anno con un impegno contrattuale e un flusso di dati continuo tra conducente e assicurazione, anche se c’è un’altra soluzione grazie a un device esterno come, ad esempio, l’OBD2-Bluetooth-Dongle con l’opzione app. Vedi il sistema di chiamata d’emergenza indipendente PACE.
Ma diverse sono le case che già propongono un servizio come questo, tra cui le tedesche Opel con l’OnStar come abbiamo visto (o forse è meglio dire la franco-tedesca Opel…), Mercedes-Benz che ha introdotto eCall sulle sue vetture nel 2012 e che oggi lo offre di serie su tutti i suoi modelli, o come BMW, che l’anno scorso ha implementato il sistema su alcune sue motociclette pur non essendoci alcun obbligo sulle due ruote (chissà poi perché?).