Alitalia tra Lufthansa ed easyJet. Come abbiamo scritto anche ieri alla presentazione dei copiosi investimenti easyJet sull’Italia e su Malpensa (leggi qui), il vettore low cost non demorde su Alitalia e come detto dalla sua direttrice per l’Italia Frances Ouseley “la nostra offerta è la migliore”, migliore rispetto a quella di Lufthansa, che continua i suoi serrati incontri con i commissari straordinari per chiudere la questione. Ma non prima delle elezioni previste per marzo 2018. Lo scoglio tecnico, oltre a quello della forza lavoro e del mantenimento della centralità della Penisola negli operativi della compagnia, il prestito Ponte, che dovrebbe essere, anche a norma di legge, esser rimborsato totalmente allo Stato dall’acquirente (e ci mancherebbe altro direbbe qualcuno…), in quanto il finanziamento per legge è erogato “in forma di assistenza urgente e temporanea”. Un prestito di cui dovrebbero rimanere in cassa a fine anno circa 800 dei 900 milioni erogati.
Alitalia tra Lufthansa ed easyJet, si muovono i Big
Se il numero uno di Lufthansa, Carsten Spohr, è già sceso in Italia per incontrare i Commissari di Alitalia, anche il neo-ad di easyJet Johan Lundgren è venuto nel nostro paese per perorare la causa di easyJet (e Cerberus) “almeno un paio di volte” come abbiamo saputo durante l’incontro di ieri. Viaggi che non hanno coinvolto i media… “Noi siamo bravi nel breve e medio raggio, proprio dove Alitalia perde soldi, mentre il lungo raggio lo può fare, e bene, anche il vettore italiano” commenta Ouseley.
Alitalia tra Lufthansa ed easyJet, intanto si de-golfizza e rilancia con altre alleanze
Il (lungo) addio tra Alitalia ed Etihad continua anche nel logo che perde ogni riferimento al vettore del Golfo e a suoi partner (dissoltisi in una strategia che ha portato l’addio al gruppo arabo da parte del suo principale fautore, ovvero James Hogan), ridando il tradizionale spazio all’alleanza di cui fa parte, ovvero Skyteam (ancora per quanto?) come scrive il Corriere.it. Un addio avvenuto in silenzio a inizio dicembre e su cui Alitalia ha detto che “Il logo è semplificato, ma sostanzialmente è rimasto lo stesso dei mesi scorsi, abbiamo tolto la sfumatura” di un verde forse “troppo” sabbiato.
Ma dopo l’addio ai “partners” targati Etihad, Alitalia non sta ferma e rilancia il network con un accordo di code share con Flybe che garantirà ai propri passeggeri più opportunità di viaggio per raggiungere l’Inghilterra, l’Irlanda del Nord, la Scozia e il Galles, e darà la possibilità ai viaggiatori del vettore britannico di accedere alla Rete della compagnia italiana.Il codice Az è applicato sui voli operati da Flybe fra Milano Malpensa a Birmingham, Cardiff, Manchester e Southampton, oltre ai collegamenti del vettore britannico dagli scali di Londra Heathrow e London City per Aberdeen, Edimburgo, Exeter e Belfast.
Un modo per ampliare il network anche dopo lo stop del leasing di quattro Airbus A320 da Aircraft Leasing & Management (lascito, pesante, dall’inglobamento di AirOne) piazzati alla low cost statunitense Allegiant Air, liberando così delle risorse per prendere, sempre in leasing ma da AerCap, un Boeing 777-300ER da 382 posti (30 in Business, 24 in Premium e 328 in Economy) per rafforzare il lungo raggio.