Attenzione, a partire da ieri, giovedì 26 ottobre, nuova stretta nelle misure di sicurezza per i voli verso gli Stati Uniti di tutte le compagnie aeree. Saranno quindi non meno di 180 le compagnie aeree che atterrano negli Stati Uniti che ora devono applicare misure di controllo più rigorose ai propri passeggeri. Una richiesta che il governo Trump ha fatto in cambio della revoca del divieto di portare dispositivi elettronici a bordo. Sono interessati a questa nuova stretta 280 aeroporti di 105 paesi (dopo quella già avvenuta nel luglio scorso, leggi qui).
Nuova stretta nelle misure di sicurezza, con modalità mutuate dalla sicurezza israeliana
Con le nuove procedure di sicurezza per tutti i voli diretti negli Stati Uniti, i passeggeri potrebbero essere sottoposti ad un’intervista, poco prima dell’imbarco, per verificare che non presentino profili di rischio. Una modalità già utilizzata da alcuni vettori aerei. Ora tocca a tutti quelli che volano negli States, i quali consigliano di arrivare con congruo ed ampio anticipo in aeroporto.
Nel complesso, le compagnie aeree non hanno atteso fino alla fine dei 120 giorni permessi per conformarsi, anche se la vigilanza sarà indubbiamente rafforzata. Ulteriori ricerche potrebbero essere effettuate su voli ad hoc, come nel caso dei collegamenti verso Israele. Una richiesta che inevitabilmente tocca anche i viaggiatori d’affari. Che per risparmiare tempo potranno sempre di più rivolgersi a realtà come Tsa Check e CLEAR.
Infine alcune compagnie aeree hanno fornito dettagli so come stanno attuando queste norme misure di sicurezza: Lufthansa ha annunciato che tutti i viaggiatori diretti negli Stati Uniti dovranno compilare un breve questionario al check-in o al gate, mentre a Hong Kong, Cathay Pacific sta rimuovendo i suoi servizi di accettazione e consegna dei bagagli automatici per chi ha fatto il check-in online per tutti i voli diretti verso gli Stati Uniti, al fine di consentire la compilazione di questionari individuali prima dell’ imbarco.