Con l’intelligenza artificiale Dragon Drive di Nuance impara grazie ai comportamenti di guida del driver, ordinando ad esempio i risultati delle ricerche dei parcheggi a seconda del nostro metodo di pagamento preferito. Tra i plus di questo servizio il riconoscimento del linguaggio naturale, funzionalità che consente di chiedere informazioni complesse e ottenere risposte complete ed, eventualmente, soluzioni alternative.
Dragon Drive, un vero assistente personale
Connettendosi all’auto, Dragon Drive diventa un vero e proprio assistente personale: non solo per le situazioni in cui bisognerà passare da guida autonoma a guida manuale, ma anche per tradurre informazioni tecniche in linguaggio colloquiale. Così le spie di malfunzionamento ci verranno descritte a voce e, in caso di uso di un’auto elettrica, il sistema calcolerà l’autonomia residua e ci inviterà a trovare una stazione di ricarica, collegandosi al nostro calendario così da tenere in considerazione anche gli appuntamenti successivi o addirittura del giorno dopo. Essì, perché Dragon Drive legge anche tutta la “nostra vita digitale”, ovvero mail, calendario, sms…diventando così il nostro assistente personale.
L’ultima generazione di Dragon Drive usa le tecnologie di riconoscimento biometrico sviluppate da Nuance. Ogni passeggero viene quindi riconosciuto così da impostare l’auto secondo parametri personalizzati (sedili, infotainment) e l’assistente sa sempre chi è seduto dove all’interno dell’abitacolo. Usare il comando “chiama mia moglie” significherà quindi chiamare una persona diversa a seconda di chi lo pronuncia dato che l’assistente avrà memorizzato la rubrica di chi parla in quel momento e saprà quale contatto corrisponde al ruolo di moglie per l’interlocutore.