Quasi tutti i costruttori hanno decisamente imboccato la strada dell’ecologia (e del risparmio energetico) introducendo sul mercato gamme “verdi”, contraddistinte da una specifica denominazione (per esempio: Fiat PurO2, Renault Eco2, Mercedes BluEfficiency, BMW Efficient Dynamics, Volvo D-Drive e Tri-fuel, Peugeot EcoLine, Opel Ecofuel, Ford Econetic eccetera).
I veicoli che appartengono a queste nuove famiglie offrono minori consumi ed emissioni ridotte anche se, quasi sempre, hanno un maggiore costo rispetto alle corrispondenti versioni tradizionali. MissionFleet ha deciso di esplorare questo “mondo”. Su questo numero la prima tappa di un viaggio su “Le Case e l’Ambiente”, ovvero come i costruttori automobilistici stanno svolgendo il tema dell’auto ecologica.
Cominciamo con i primi quattro costruttori, che sono anche quattro tra i primi cinque per vendite nel vecchio continente nel 2008, in rigoroso ordine alfabetico Ford, Peugeot, Renault e Volswagen. A tutti e quattro abbiamo posto le stesse domande: abbiamo chiesto loro qual è la tecnologia su cui puntano di più, una breve descrizione della gamma ecologica, limitata, in questa sede ai segmenti A, B e C o furgonette (ovvero i segmenti di mercato che costituiscono l’ossatura delle flotte aziendali perché comprendono i veicoli destinati alla forza di vendita e al personale addetto a manutenzione/assistenza), la differenza di prezzo e di emissioni di anidride carbonica rispetto alle versioni tradizionali, la previsione di valore residuo eccetera. Il risultato? Sulla carta, risultano tutti promossi in ecologia. Con questo articolo, che sarà seguito nei prossimi numeri da altri che illustreranno i segmenti di mercato superiori, MissionFleet intende offrire ai propri lettori una panoramica completa sullo stato attuale del mercato dell’auto a basso impatto ambientale, per aiutare i fleet manager a effettuare le prossime scelte con una conoscenza maggiore.
1) Qual è la tecnologia su cui puntate di più (gas, ibrido, elettrico, idrogeno)?
Ford – Le soluzioni a breve e medio termine di Ford includono: motori a iniezione diretta turbo benzina (Ecoboost), trasmissioni a velocità differenziata, servosterzo elettrico, riduzione del peso complessivo, miglioramenti aerodinamici, veicoli ibridi, veicoli a doppia alimentazione (GPL, metano e bioetanolo), ibridi plug-in e, nel futuro a medio termine, veicoli a idrogeno a celle combustibili.
Peugeot – Peugeot sta portando avanti due soluzioni: la più immediata, già in gamma, è quella della doppia alimentazione (GPL/benzina e metano/benzina). Per il 2011, poi, è annunciato l’arrivo della versione ibrida del crossover 3008 (motore turbodiesel HDi abbinato alla propulsione elettrica) che sarà la capostipite di una nuova generazione di modelli caratterizzati da questa tecnologia denominata Hybrid.
Renault – Doppia la strategia di Renault sulla riduzione delle emissioni di CO2: sul fronte delle alimentazioni tradizionali (per esempio downsizing dei motori, filtri antiparticolato, dispositivi di Nox Trap) e mediante la commercializzazione di una ricca gamma di modelli Gpl di primo montaggio e di secondo montaggio. Per il futuro Renault punta sulla tecnologia elettrica con batterie agli ioni di litio. Nel 2011 saranno introdotte sul mercato le versioni elettriche di Mégane e di Kangoo Express. In una prospettiva di più lungo periodo, Renault prosegue le ricerche su vetture a idrogeno dotate di pile a combustibile.
Volkswagen – Ha allo studio tutte le tecnologie di trazione che in futuro potrebbero rivelarsi vincenti. Abbiamo prototipi di vetture ibride, a idrogeno o elettriche: sarà il mercato, e quindi il cliente, a decidere cosa vorrà guidare domani. Attualmente c’è una forte richiesta di veicoli a gas, una domanda che già nel 2007 abbiamo stimolato offrendo l’impianto a Gpl gratis sulle nostre vetture. Da allora abbiamo sviluppato un’ampia gamma di auto a gas liquido, cui si aggiungono i modelli EcoFuel a metano con impianto montato in fabbrica.
2) Come si compone attualmente la vostra gamma ecologica?
Ford – Focus Econetic 3pt 1.6 TDCI 110CV DPF, proposta a 18.850 euro, con una dotazione di serie che comprende: Abs/ebd , 6 airbag, chiusura centralizzata con comando, computer di bordo, climatizzatore manuale, Eba/Esp/Tcs, servosterzo elettrico, alzacristalli elettrici, cerchi in acciaio da 15” con pneumatici a basso consumo; Focus Flexi-fuel 3pt 1.8 benzina/bioetanolo 125CV, che ha un prezzo di 17.250 euro e una dotazione di serie che include: Abs/ebd , 6 airbag, chiusura centralizzata con comando, computer di bordo, climatizzatore manuale, Eba/Esp/Tcs, servosterzo elettrico, alzacristalli elettrici, cerchi in acciaio da 16”.
Peugeot – 207 Eco GPL berlina tre/cinque porte e SW con motorizzazione 1360 cc da 75 CV negli allestimenti X Line ed Energie Sport. I prezzi sono compresi fra 15.375 euro della 207 Eco XLine 1.4 tre porte e i 18.025 euro della 207 SW Energie Sport 1.4. Lo stesso motore 1,4 litri ma con alimentazione metano/benzina è disponile sul commerciale Ranch Origin 190 C, proposto a 15.995 euro.
Renault – Sono ben 16 i modelli Renault che compongono la gamma Eco2, cioè quelli contraddistinti da un livello di emissioni di CO2 inferiori a 140 grammi/km, che sono riciclabili al 95% alla fine del ciclo di vita e che sono assemblati in stabilimenti certificati come a basso impatto ambientale. La gamma comprende alcune versioni di Twingo, Clio Storia, New Clio, Modus, New Kangoo, Mégane e Scénic, con alimentazione a benzina, Gpl o diesel.
Volkswagen – Per il Caddy noi offriamo l’alimentazione a gas naturale – identificabile dalla denominazione EcoFuel – per tutte le versioni: Caddy Life, allestimento autovettura per il trasporto persone (22.301 o 26.411 euro), o i professionali Caddy Van furgone (19.750 euro) o Caddy Kombi (20.246 euro). Inoltre+ tutti i Caddy Turbodiesel sono disponibili anche con filtro antiparticolato.
3) Come si arricchirà nel prossimo biennio la gamma ecologica?
Ford – Introdurremo Fiesta Econetic con emissioni pari a 98g/km CO2 e nel corso dei prossimi 2 anni la tecnologia stop and start e il plug-in.
Peugeot – Entro due anni arriveranno sul mercato la 3008 HDi FAP® ibrida e l’innovativo sistema Stop & Start.
Renault – La gamma di veicoli rispondenti ai criteri Eco2 crescerà grazie al lancio di nuovi modelli (per esempio New Scénic, in arrivo nel corso del 2009), che usufruiranno di motori sempre più performanti ed ecologicamente puliti, frutto di un impegno continuo nella riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre nel 2011, come detto, prenderà l’avvio la commercializzazione dei veicoli elettrici.
Volkswagen – Entro il primo semestre 2009, probabilmente già dall’inizio della primavera, tutti i Caddy che montano il quattro cilindri benzina 1.6.saranno disponibili anche con alimentazione a Gpl. A settembre invece, debutteranno anche per il Caddy Maxi le versioni a metano EcoFuel. Il Caddy Maxi è la versione allungata (+ 47 cm) del Caddy, che nella versione Life dispone di sette posti.
4) Qual è la differenza di prezzo di ciascuna versione ecologica rispetto alle corrispondenti versioni normali?
Ford – Focus 3pt 1.8 benzina/bioetanolo non presenta differenze di prezzo rispetto alle corrispondenti versioni a benzina; La Focus 1.6 TDCi 110 CV DPF Econetic costa 900 euro in meno rispetto alla 1.6 TDCi normale.
Peugeot – Teoricamente è di 1700 euro ma, grazie agli incentivi, il prezzo delle versioni Eco è pressoché pari alle analoghe versioni ad alimentazione tradizionale.
Renault – Non esiste nella gamma Renault di uno stesso modello la versione normale e la versione ecologica. Per quanto attiene ai veicoli Gpl, il loro sovrapprezzo nel listino rispetto alla corrispondente versione a benzina varia da 1700 a 2000 euro a seconda del modello. Cifra ampiamente compensata dagli incentivi statali per l’acquisto di auto a gas.
Volkswagen – I Caddy EcoFuel dispongono di un motore quattro cilindri 2 litri specifico, nel senso che la gamma non comprende altre versioni della vettura motorizzate con la stessa unità alimentata a benzina. Non è quindi possibile fare un confronto diretto.
5) Che vantaggi propongono, in termini di emissioni di anidride carbonica, le versioni ecologiche?
Ford – La Focus con motore 1.8 a benzina ha un livello di emissioni di 167 g/km di CO2; la versione a bioetanolo consente, pur in assenza di una certificazione, una riduzione delle emissioni compresa tra il 30 e l’80%. La Focus TDCi Econetic permette di ridurre la CO2 di 4 grammi/km (da 119 a 115 grammi).
Peugeot – La differenza si aggira mediamente sul 13%.
Renault – Per quanto riguarda le versioni Eco2, come detto, sono le uniche versioni disponibili e non alternative ad altre versioni “normali”. Per quanto riguarda le versioni GPL, la riduzione di emissioni di CO2 rispetto alle corrispondenti versioni a benzina è in media del 10%.
Volkswagen – Le emissioni di CO2 dei Caddy Eco- Fuel sono pari a 158 g/km, un valore inferiore a tutte le altre versioni del modello.
6) Come si pongono i modelli a minore impatto ambientale sul versante della conservazione del valore residuo?
Ford – Non abbiamo elementi per determinare la differenza di valore residuo tra le varie versioni in quanto l’entrata in vigore di nuove normative (Euro 5), l’andamento del mercato globale ed altri elementi non dipendenti da noi potrebbe variare sensibilmente qualsiasi previsione.
Peugeot – È difficile valutare il valore residuo nell’arco di tempo indicato poiché l’acquisto di vetture del tipo “ecologico” è ancora soggetto a fattori “imponderabili” quali la moda e l’emotività creata dall’incremento o meno del prezzo del carburante tradizionale alla pompa del distributore.
Renault – Per quanto riguarda le versioni Eco2, vale quanto detto precedentemente, cioè esse sono le uniche versioni disponibili e non alternative ad altre versioni “normali”. Per quanto riguarda le versioni GPL, il loro valore residuo nel tempo è stimabile di qualche punto di percentuale superiore alle corrispondenti versioni a benzina.
Volkswagen – Non risponde a questa domanda.
7) Quanto incidono (e in previsione quanto incideranno nel prossimo futuro) le vendite di versioni ecologiche nel mix di vendita del vostro marchio?
Ford – Al momento le vendite di Focus Flexifuel in Italia è irrisoria per mancanza di una incentivazione e di infrastrutture per la distribuzione. Anche le vendite delle versioni Econetic non rappresentano numeri importanti in quanto anche le vetture con motorizzazioni tradizionali (benzina e diesel) hanno già un livello di emissioni contenuto e rientrano nel provvedimento a sostegno della rottamazione.
Peugeot – L’anno scorso quasi l’80% delle Peugeot diesel immatricolate in Italia erano equipaggiate con il FAP® (filtro attivo antiparticolato). Per quanto riguarda la gamma Ecoline, questa è stata introdotta sul mercato a fine 2008, per cui i primi riscontri sono quelli di gennaio 2009, dove ha conquistato una quota del 5,6% del mercato Gpl, che è in crescita.
Renault – Il 60% delle versioni Renault e Dacia è contraddistinto dal label Renault Eco2 o Dacia Eco2, percentuale che sale ulteriormente se si parla in termini di mix di vendita. Le versioni Gpl incidono per il 9% nel mix di vendita Renault. Ovviamente il peso delle versioni ecologiche nell’ambito della gamma Renault è destinato a crescere ulteriormente, con le evoluzioni tecnologiche e di alimentazione precedentemente illustrate.
Volkswagen – Oggi su quattro Caddy venduti, uno è un EcoFuel; le versioni ecologiche raggiungono quindi il 25%. Questo è un risultato significativo che sottolinea il successo di una proposta di mobilità alternativa tanto ecocompatibile quanto economica.
8) In sintesi come può essere definita la vostra
“filosofia verde”? Ford – La strategia della Ford è utilizzare soluzioni che possano essere applicate a milioni di veicoli senza pesare in termini di costi aggiuntivi per il consumatore, perché è quello che fa di Ford la differenza.
Peugeot – L’obiettivo Peugeot non è solo offrire modelli sempre più compatibili con l’ambiente ma anche renderli disponili alla stragrande maggioranza degli automobilisti. Peugeot è leader europeo delle immatricolazioni di vetture a basse emissioni: una vettura su sei vendute in Europa lo scorso anno con emissioni inferiori a 120 g/km è stata una Peugeot; inoltre la 308 propone anche due versioni con emissioni di 120 g/km, un valore particolarmente interessante dato il segmento di appartenenza del modello. Il FAP®, un brevetto di Psa, abbatte il particolato fino a livelli difficilmente misurabili ed è disponibile su tutti i nostri modelli diesel, a partire dal vitale segmento B2; sono ormai oltre tre milioni i veicoli prodotti dal Gruppo venduti nel mondo con questa particolare tecnologia. I nostri modelli più recenti hanno un elevatissimo grado di riciclabilità: addirittura del 99% nel caso della 308.
Renault – L’attenzione alla tutela dell’ambiente è per Renault un impegno in tutto il ciclo di vita dell’auto: dalla sua progettazione alla sua produzione, dal suo utilizzo fino al suo riciclaggio. Sintesi di questo approccio è Renault eco², la firma che da un anno e mezzo consente ai clienti di identificare i modelli più ecologici della gamma Renault. Per essere contrassegnato «Renault Eco²» (o Dacia Eco2), un veicolo deve essere prodotto in uno stabilimento certificato ISO 14001, avere emissioni di CO2 inferiori a 140 g/km o alimentazione con biocarburante, avere almeno il 5% delle materie plastiche proveniente dal riciclaggio, oltre ad essere progettato per permettere al 95% della sua massa di essere valorizzata a fine vita.
Volkswagen – Nessuna risposta alla domanda.
Come si può notare, le quattro Case protagoniste dl’indagine di MissionFleet hanno dimostrato di tenere particolarmente al tema del rispetto per l’ambiente. Anche se si sono dimostrate parecchio prudenti (per non ire reticenti) sugli aspetti relativi al mantenimento dei valori residui. Le risposte indicano infatti in modo chiaro he anche i più importanti costruttori non hanno idea di dove andrà prossimamente il mercato e, di conseguenza, quali potranno essere i modelli o i tipi di alimentazioni che manterranno meglio il mercato. Prova di ciò è evidente anche negli investimenti che stanno facendo per le tecnologie del futuro: stanno investendo su tutti i fronti, in attesa di capire quale sarà l’orientamento dei consumatori.