Le paure in hotel secondo il CWT Safety & Security Study

Studio HRS, le aziende devono rivedere i contratti alberghieri

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Oggi gli hotel inseriscono nei contratti alberghieri stipulati con le aziende  clausole di cancellazione sempre più rigide. Se questa tendenza continuerà a crescere le aziende dovranno far fronte a spese supplementari equivalenti a milioni di euro. A rivelarlo è un recentissimo studio di HRS, che ha analizzato i dati di prenotazione dei suoi maggiori clienti aziendali nel corso degli ultimi 12 mesi e, in particolare, le loro cancellazioni.

Infatti circa una prenotazione su sei (17%) viene annullata, mentre ben il 5% delle prenotazioni viene annullato fino a 48 ore prima dell’arrivo. In molti casi, il supplemento per la cancellazione tardiva equivale a un pernottamento. Tenendo conto di questi costi potenziali all’interno dei modelli di cancellazione correnti nel corso dello scorso anno, le aziende intervistate incorrerebbero in un aumento del 2% sul costo dei soggiorni.

Milioni di euro persi per le clausole di cancellazione dei contratti alberghieri

HRS fornisce l’esempio di uno dei suoi maggiori clienti, con una spesa alberghiera di oltre 82 milioni di dollari. Se tutte le cancellazioni effettuate da questa azienda entro 48 ore dalla data di arrivo fossero soggette a questo supplemento, l’impatto sul budget equivarrebbe a 600.000 dollari all’anno. Se tutte le catene alberghiere del mondo adottassero queste condizioni, questa azienda vedrebbe aumentare i costi fino a 2,7 milioni di dollari USD, corrispondenti al 3% del volume di prenotazioni generale. Questi sviluppi hanno impatti maggiori nei Paesi dove la presenza di catene è dominante, come gli Stati Uniti, in cui gli hotel indipendenti rappresentano meno del 30% del mercato complessivo.

Contratti alberghieri: a rischio il raggiungimento degli obiettivi di travel management

Oltretutto, un sondaggio condotto da HRS su 100 travel manager aziendali ha rilevato che la maggior parte degli intervistati si aspetta un aumento dei costi dovuto alle nuove condizioni di cancellazione. Il 60% dei partecipanti al sondaggio prevede che le nuove condizioni metteranno a rischio il raggiungimento dei loro obiettivi di travel management. Di conseguenza, circa un terzo delle aziende ha già iniziato a prendere contatti con gli hotel per negoziare condizioni speciali. Al momento di scegliere tra due hotel di pari classificazione, con gli stessi servizi e simile posizione, l’82% dei travel manager propenderebbe fortemente verso hotel che offrano condizioni di cancellazione più flessibili.

“A fronte di condizioni di cancellazione più rigide delle singole catene, le aziende devono rivedere i loro hotel program e le loro tariffe negoziate” ha commentato Flavio Ghiringhelli, Vice President of Corporate Solutions Western, Southern, Eastern Europe & Middle East. “Stiamo rendendo il punto relativo alle condizioni di cancellazione prioritario in tutte gli RFP per i nostri clienti. Le aziende che non affrontano questo problema nelle loro negoziazioni per il 2018 rischiano di farsi carico di costi aggiuntivi imprevisti che possono avere effetti negativi sulle spese pianificate ed effettive. In modo complementare le aziende possono anche mitigare l’impatto potenziale accrescendo la consapevolezza di viaggiatori e travel planner sui costi delle modifiche last-minute su prenotazioni aeree e alberghiere.”

Leggi qui i dati di un altro studio di HRS relativo alle tariffe alberghiere.

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