In un periodo dove chi non è elettrico semplicemente non è nel mondo automotive, proseguono le ricerche dei carburanti di origine biologica come con il progetto Horizon 2020 denominato FLEDGED (FLExible Dimethyl ether production from biomass Gasification with sorption enhancED processes) e coordinato dal Politecnico di Milano. Carburanti che possono essere una delle strade più rapide per ridurre le emissioni nel settore dei trasporti, in quanto consentono di sfruttare l’infrastruttura esistente per il trasporto e per lo stoccaggio del carburante senza modifiche, o quasi, delle autovetture già presenti sul mercato.
La ricerca sui carburanti di origine biologica è, anche, made in Italy
Nel progetto Horizon 2020 denominato FLEDGED e coordinato dal Politecnico di Milano, punta a sviluppare un nuovo processo per la produzione di dimetiletere (DME) da biomassa di seconda generazione, ovvero biomassa legnosa, residui agricoli o rifiuti, non in competizione con il mercato alimentare.
Il DME ha proprietà fisiche simili al GPL ed è già in fase di test sia su automobili che sui veicoli pesanti con motori a gasolio, con piccole e semplici modifiche, che permette l’assenza di emissioni di particolato. Il progetto FLEDGED, della durata di 4 anni, ha ricevuto un finanziamento di 5,3 milioni di euro dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europe, ed è iniziato a novembre 2016 riunendo un gruppo di lavoro internazionale a cui partecipano 3 università, 3 centri di ricerca e 4 aziende di 7 nazioni europee (Italia, Olanda, Spagna, Germania, Finlandia, Francia e Svizzera) coordinati, appunto, dal Politecnico di Milano.
“L’obiettivo è quello di dimostrare in laboratorio le due tecnologie chiave di questo innovativo processo di conversione della biomassa in DME, in modo da porre le basi per la successiva dimostrazione in un impianto pilota completo” commenta il Coordinatore Matteo Romano.