Spezzatino Alitalia

Spezzatino Alitalia, a Ryanair il boccone più grosso?

Attivismo Ryanair con le solite invettive/boutade/strategie annunciate dal Ceo Michael O’Leary che ha fatto richiesta alla Commissione Ue e all’ Antitrust tedesco contro il matrimonio tra Lufthansa e Air Berlin (per la quale è comparsa anche Condor, una mossa dell’esecutivo?) “una manipolazione del governo tedesco per creare un mostro che monopolizzerebbe il traffico aereo sui cieli tedeschi” ha detto il ceo del vettore mentre su Alitalia si è esposto dicendo che loro sono interessati a rilevare rotte e flotta con relativi equipaggi, ma che “l’antitrust non lo permetterebbe (qui in Italia, e in Germania? ndr), visto che controlleremmo così oltre il 50% del traffico. Perciò penso che vi sarà uno Spezzatino Alitalia, di cui noi ne vorremmo una buona fetta”, ovvero circa una novantina di aerei che, però, Alitalia non possiede. Oltre 50 sono infatti in leasing (e pare anche piuttosto oneroso…). Spezzatino Alitalia in barba ad alcuni ministri, da Delrio a Franceschini, contrari alla vendita a pezzi (leggi qui). Ma tant’è.

Spezzatino Alitalia, Ryanair si candida per il boccone più grosso

Dopo le prime offerte entro il 15 settembre, quelle vincolanti dovranno arrivare sul tavolo dei commissari entro il 2 ottobre. E Ryanair sembra avere le idee chiare: “Ryanair terrà la maggior parte del personale Alitalia, in particolare piloti ed ingegneri, se la sua offerta verrà accettata. E verrà pure mantenuto il marchio” ha detto O’Leary in una conferenza stampa a Londra, sottolineando come detto che sarà inevitabile uno “spezzatino” per Alitalia. Che, però, ribadisce come “Il bando esclude chiaramente l’ipotesi del cosiddetto ‘spezzatino’, prevedendo due possibili soluzioni per l’amministrazione straordinaria: la vendita unitaria della compagnia o, in alternativa, la vendita dei due lotti, aviation (a cui sarebbe interessata Ryanair, ma anche Lufthansa ed easyjet, ndr)  e handling, a soggetti distinti”.

Ma come farebbe Ryanair a passare da una flotta all B737, ormai quasi tutti 800, a una flotta variopinta, che andrebbe dagli Embraer agli A319 e A320, senza contare gli aeromobili a lungo raggio, sia A330 che B777. Di B737 nessuna traccia.

E non è detto che, come trapela da fonti tedesche anche vicino al governo, i due vettori in amministrazione controllata potranno ricadere sotto un ombrello aperto da Lufthansa ma, udite, udite, anche con l’aiuto di Etihad che, ricordiamo, con il vettore tedesco ha in essere diverse collaborazioni (leggi qui…).

 

 

 

 

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