Dopo la “debacle” con Alitalia, Etihad ha deciso di non sostenere più anche Air Berlin, di cui il vettore di Abu Dhabi è azionista di maggioranza. Per questo motivo la compagnia tedesca ha portato i libri in tribunale, incassando così un prestito statale da 150 milioni di euro per garantire i voli delle prossime settimane (non dicono nulla di questo i nostri “cugini” teutonici?) .
Air Berlin, la posizione del Governo tedesco
“Siamo in un momento in cui decine di migliaia di viaggiatori e turisti si trovano i molteplici luoghi di vacanza in tutto il mondo” ha detto il ministro dell’Economia, Brigitte Zypries sostenendo così il prestito per assicurare ai viaggiatori i voli di ritorno in Germania.
Etihad, svolta strategica in Europa
“Il consiglio di amministrazione e il top management hanno lavorato nell’ultimo anno per affrontare le sfide attraverso un’ampia review della strategia volta a generare una migliore performance di gruppo, inclusa una revisione completa della nostra strategia di equity partnership” ha detto Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei, chairman del board di Etihad Aviation Group, cne ha chiuso un 2016 a meno 1,87 miliardi di dollari, contro un utile di 103 milioni dell’anno prima a causa soprattutto degli abbattimenti in bilancio degli investimenti europei. Ricordiamo che con la guida di James Hogan, il vettore emiratino è entrato anche in Air Serbia, unica compagnia partecipata da Etihad in attivo in Europa, ma dove si prospettano tagli di personale, e nella svizzera Darwin Airlines, poi diventata Etihad regional, infine venduta ad Adria Airways.
Lufthansa si muove per alcune attività di Air Berlin
Il governo tedesco comunque, che firmerà per l’amministrazione controllata del vettore, non lascerà fallire la seconda compagnia tedesca, con alcune attività che verranno certamente assorbite da Lufthansa.