La rivoluzione dell’auto elettrica è già iniziata. Ma solo nel 2025-2029 (a seconda del segmento) una emissioni zero sarà economicamente vantaggiosa, al punto che nel giro di altri 15 anni, il 54% delle nuove immatricolazioni e il 33% del totale circolante sarà di vetture alimentate da batterie agli ioni di litio. Questi i principali risultati di uno studio condotto da Bloomberg New Energy Finance (BNEF), organizzazione specializzata nella raccolta e nell’analisi dei dati legati all’energia.
Ci saranno differenze in base alla regione geografica, ma ormai il processo è già avviato (leggi l’articolo sulle emissioni zero nelle flotte). Le previsioni di Bloomberg si basano su due elementi chiave: da un lato il crollo del prezzo delle batterie e dall’altro il maggior impegno delle case costruttrici di produrre auto elettriche. Alla luce di queste previsioni, Bloomberg auspica anche che il settore privato (ma non solo) riesca a rimanere un passo avanti al settore delle zero emissioni. Il pensiero corre a garage e a costruttori edili che devono iniziare a pensare a come rendere possibili i futuri pieni di energia.
I dati principali sull’auto elettrica
A livello mondiale, oggi circa l’1% delle vendite sono auto elettriche. Tale percentuale salirà al 3% nel 2020, all’8% nel 2025 e al 24% nel 2030, con Usa, Europa e Cina che faranno la parte del leone con il 60% di share. Per quanto riguarda i segmenti, le auto elettriche di categoria “media” e “piccola” saranno le più gettonate, con percentuali che varieranno dall’80% del 2030 fino a circa il 65% nel 2040, anno in cui i suv emissioni zero rosicchieranno quote di mercato.
Osservando le quote di mercato dell’auto elettrica rispetto al totale delle immatricolazioni, in Europa si sfiorerà il 5% già nel 2021 mentre in Cina sarà appena sopra il 4% e negli Usa appena sotto. Poca cosa rispetto a quanto Bloomberg si aspetta nel 2040, quando tale percentuale dovrebbe essere del 68% in Europa, del 59% negli Usa e di poco più del 50% all’ombra della Grande Muraglia. Per quell’anno, i veicoli a batteria faranno calare le vendite di auto a combustione interna al punto – calcola sempre Bloomberg – che si avrà un calo nei consumi di petrolio pari a circa 8 milioni di barili al giorno.
Un’ultima annotazione: secondo i modelli di calcolo, verso la metà degli anni ’30 le vendite di auto a emissioni zero crescerà al punto che supereranno di numero le colonnine di ricarica disponibili, con la conseguenza che tale boom diminuirà per alcuni anni fino a che i privati, le aziende e le istituzioni non corrano ai ripari elettrificando strade e autostrade di tutto il mondo.