Malgrado la concorrenza delle case in affitto e di colossi come AirBnB o Homelidays, le catene alberghiere mondiali continuano a crescere. Lo testimonia la consueta analisi del settore di Hospitality On che, nell’edizione 2017, sottolinea il grande balzo della Cina nell’hotellerie. Con il gruppo multi brand Huazhu che, con l’acquisizione del Crystal Orange a Pechino, sale al decimo posto tra le catene globali, con 3.000 hotel in oltre 350 città della Cina, con i marchi Joya Hotel, Manxin Hotels & Resorts, Ji Hotel, Starway Hotel, HanTing Hotel, Elan Hotel e Hi Inn. Gruppo che vanta un’alleanza con Accorhotels, al sesto posto al mondo per numero di camere.
Le dodici catene con più camere al mondo secondo Hospitality On
Nell’analisi di settore di Hospitality On (clicca qui per vedere il sito) alla testa delle catene mondiali di alberghi si trova ben salda Marriott, grazie alla fusione con Starwood, con un più 5,5% di camere nel 2017 rispetto al 2016, con 1.169.902 camere. Al secondo posto Hilton con un più 6% del suo parco alberghiero al primo gennaio 2017, gruppo ora posseduto per il 25% dai cinesi di HNA.
Al terzo e quarto posto IHG e Wyndham Hotel Group rispettivamente, a più 3,1% e e più 2,9% di nuove camere. Al quinto posto il gruppo cinese Jin Jiang/Plateno/Vienna, che nel 2015 ha acquisito da Starwood il gruppo Louvre Hotels, che gestisce diversi brand da Marcopolo a Campanile, da Kyriad a Golden Tulip o Sarovar, con piani solo per quest’anno di ben 1500 nuove stanze. Al sesto posto la francese Accorhotels, che nel 2016 ha badato soprattutto a diversificare, con Onefinestay (leggi qui), Jo&Joe (leggi qui), Travel Keys (leggi qui) e altre società, attive anche nei servizi di concierge.
Seguono, come da classifica qui a lato, Choice Hotels, gli latri cinesi di BTG, Best Western, Huazhu appunto, HNA/Carlson e Hyatt.