Secondo il portale americano The street, da oltre 20 anni specializzato nel divulgare notizie finanziarie e di costume, sono dieci i nuovi trend del business travel per il 2017. Alcuni di questi sono già in atto in tutto il mondo, mentre altri si stanno affacciando nell’altro lato dell’Oceano Atlantico. Eccoli, uno per uno.
La lista dei dieci nuovi trend del Business travel
1 – Meno agenti, più self service
“Nel giro di un decennio, il settore si è spostato dalle prenotazioni effettuate da un agente a quelle fatte online in autonomia dal dipendente che poi effettuerà il viaggio” a dirlo è Dan Ruch, Ceo di Rocktrip, una piattaforma software per il business travel. “E lo fanno sia usando uno strumento dedicato al corporate sia attraverso gli stessi siti tramite cui prenotano le vacanze con la famiglia”. Certamente, le grandi aziende si affidano ancora alle Tmc. Ma le piccole o i professionisti fanno tutto dal proprio device.
2 – Sempre meno scollegati
Tablet, smartphone, wi fi gratuito e onnipresente. Ecco i 3 nemici (o amici fidati) del business traveller, che ormai può rispondere alle mail da qualunque posto del mondo senza aver nemmeno la possibilità di mettere il risponditore automatico nella casella di posta con il fatidico “sono fuori ufficio”. “Negli ultimi anni abbiamo visto che è in crescita la domanda di luoghi di lavoro flessibili” ha spiegato Chris Annetts, manager della società aeroportuale di Londra Heathrow. “E’ in forte aumento la richiesta di aree tranquille dove poter lavorare tra un volo e l’altro, anche se lo spazio lavorativo è ovunque”.
3 -La connettività è regina
La possibilità di collegarsi alla rete non è più un’opzione è qualcosa di irrinunciabile. Al punto che la domandano a hotel e compagnie aeree, aeroporti e centri congressi. “I business traveller sono sempre più indipendenti ma hanno dei bisogno critici” continua Ruch. “In viaggio d’affari, la connettività gratuita è diventata la cosa più importante quando si sceglie un hotel. Addirittura, la possibilità di collegarsi in maniera temporanea e a caro prezzo sugli aerei è un opzione per i dipendenti in viaggio. Anche se è pure un po’ una rottura…”.
4 – Boom del bleisure
“Bleisure travel sarà una brutta parola, ma è una realtà” commenta Ruch. “Visto che tutti sono collegati e reperibili, nulla vieta di concedersi dei momenti di relax quando non di divertimento durante un viaggio di lavoro”. Questo aspetto – come si può leggere da questo articolo – piace soprattutto agli under 35, che non vogliono limitarsi a vedere la sala conferenze dell’hotel ma mettere fuori il naso e dedicarsi al leisure.
5 – I business traveller vogliono più flessibilità
Un altro trend del business travel del 2017 sono le nuove regole e le nuove relazioni che aziende costruiscono per regolare il settore. Molte di queste, in special modo quelle che frequentemente mandano i dipendenti in trasferta, hanno una lista di compagnie aeree gradite. E la stessa cosa riguarda gli hotel e gli altri fornitori di servizi. Questo è dovuto in parte alle regole aziendali, anche se in realtà la cosa è dettata dagli sconti che si ottengono utilizzando sempre lo stesso fornitore. Ma ai dipendenti questa cosa non piace un granché perché vorrebbero più opzioni e flessibilità. E mentre le tariffe dei viaggi continuano a scendere – soprattutto nel settore dell’ospitalità – i traveller iniziano a fare di testa loro. E la cosa è in crescita.
6 – Uber è grande!
C’è chi dice che è dai tempi di Caligola che non c’è mai stata una così grande idea con un leader così “catastrofico”. Nonostante l’ostilità che circonda il servizio di trasporto Uber, ancora domina il mercato grazie alla forza della sua app, che ha conquistato i business traveller come nessun altro (leggi le ultime notizie su Uber). “Uber è diventato il principale fornitore di servizi in questo settore. E anche nel 2017 sarà così” ha detto Ruch. “E grazie a questo sistema i business traveller spendono molto meno che muovendosi in taxi, noleggiando un’auto o affidandosi agli ncc”.
7 – Ai giovani (e non solo) piace Airbnb
L’anno in corso sancirà la definitiva consacrazione di Airbnb nel business travel, settore in cui si appresta a occupare un posto di rilievo dopo aver conquistato i cuori dei viaggiatori leisure (leggi: Airbnb aumenta il fatturato). Ma è solo una questione di tempo, anche se alcuni appartamenti oggi ancora mancano di tutti quei servizi che hanno invece gli hotel a iniziare da adeguati luoghi di incontro con un cliente.
8 – Minori spese, maggior attenzione ai costi
Anche nel 2017 il trend del BT sarà sempre più rivolto a ridurre i costi di viaggio e di soggiorno. No frills, insomma. Del resto viviamo in un periodo post recessione e le aziende puntano a tagliare gli “eccessi” pre 2008. “La cultura del non badare a spese quando si viaggia per lavoro è andata in soffitta” aggiunge Ruch. “C’è un pensiero ricorrente secondo cui gli impiegati pensano che l’opzione più cara sia la migliore. E questo porta i loro capi a prevedere dei limiti di spesa”. Pertanto, aspettiamoci meno cene di rappresentanza in locali costosi e più notti negli Holiday Inn.
9 – Addio business class
Spesso le business e le first class degli aerei sono popolate di viaggiatori di lavoro i cui biglietti sono stati acquistati dai clienti. Che non badano a spese. Ora però la pacchia sembra finita e anche i clienti sono un po’ più restii a pagare voli a tariffe a 5 cifre. “La nascita delle classi Premium Economy è una valida alternativa alle classi superiori. Senza contare che nelle compagnie aeree low cost non esiste tale differenza. A vantaggio di chi paga il conto” precisa Ruch.
10 – Business o leisure pari sono
“Forse il trend più rilevante del 2017 è che ci sarà molta meno differenza tra quanto ci si aspetta da un viaggio personale rispetto a uno d’affari” spiega il manager. Con la conseguenza che in entrambe le situazioni si richiedono servizi e standard simili, anche perché spesso la prenotazione viene fatta con lo stesso canale che si usa per una vacanza in famiglia. Senza contare che spesso, durante una vacanza con moglie e figli, tutti restano in qualche modo collegati con l’ufficio, richiedendo ad alberghi, aeroporti e strutture varie la stessa connessione che richiederebbero durante un meeting aziendale.