strategia di conquista in Europa

Flotte, Melloni (FCA), strategia di conquista in Europa

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A margine della presentazione della Jeep Compass (leggi qui), noi di MissionFleet abbiamo parlato con Carlo Melloni, Marketing Manager di FCA Fleet & Business, sulle strategie del gruppo nel segmento flotte. “Vogliamo crescere dappertutto, con una precisa strategia di conquista in Europa” dice chiaramente Melloni che argomenta come  “dobbiamo sfruttare il fatto che siamo già nelle aziende europee con i nostri mezzi commerciali utilizzandoli come un Cavallo di Troia anche per le flotte”. Una strategia che si basa su tre pilastri: “in tutta Europa abbiamo formato e sviluppato ben 250 business center con alta capacità di gestione delle flotte. Naturalmente conta molto anche il  prodotto, per il quale oggi non ci sentiamo secondi a nessuno. Infine” aggiunge Melloni, “è per noi molto importante la Customer experience. Anche con modalità nuove come, ad esempio, l’Fca driversclub, attivo in Italia dal luglio 2016 con già 3500 iscritti, e che a settembre lanceremo in altri mercati. O come l’Affinity program, attraverso il quale i dipendenti delle aziende clienti possono comprare auto del gruppo con gli sconti di chi lavora in Fca. Una proposta che può essere anche inserita nel welfare aziendale”.

Nella strategia di conquista in Europa di FCA Fleet & Business l’importanza di Leasys e Mopar

Nella strategia di conquista in Europa della divisione Fleet di FCA naturalmente molto importante è il ruolo di Leasys, “che in diversi paesi affianca i nostri business center soprattutto per per le grandi e medie aziende, anche se lavoriamo sempre più attentamente, anche con incontri e test drive dedicati, anche con le altre società di Noleggio a Lungo termine”.

Il tutto per far avere alle proprie aziende-clienti e agli user chooser un servizio sempre migliore, come quello di Mopar, che sta costruendo una piattaforma di strumenti e servizi volti a profilare correttamente i propri clienti nelle officine, nel mondo digital e nel Customer Care, e quindi a soddisfarne le specifiche esigenze con servizi e condizioni dedicate. Questi servizi di “Fleet Project” sono disponibili sui 10 maggiori mercati europei, con personale FCA dedicato e con l’obiettivo di migliorare l’interazione di Mopar con i clienti Fleet&Business attraverso una rafforzamento dell’offerta in termini di: Customer insight, per meglio conoscere il cliente, Condizioni commerciali specifiche, fermo-veicolo il più possibile breve, maggior comunicazione con il cliente a cui vengono proposti strumenti per semplificare la gestione della loro flotta e, come detto, sviluppare e formare sempre di più il programma congiunto Sales e Aftersales tra i dealer FCA in grado di fornire un servizio superiore ai clienti Fleet&Business.

Strategia di conquista in Europa, l’importanza del prodotto

“Il nostro focus è anche e soprattutto sull’estero dove stiamo performando piuttosto bene” afferma Melloni, “con un più 60% anno su anno sia nelle grandi che nelle piccole aziende grazie anche a Leasys. Tra i paesi bene il Regno Unito anche se mercato piuttosto instabile, la Francia, soprattutto con Pmi e professionisti, e ora ci dirigiamo forte su Belgio e Olanda. E ora con i continui nuovi modelli che stiamo sfornando siamo sempre più appetibili per il settore”. Con la nuova Compass, ad esempio, con la quale siamo entrati in un “un segmento dove non eravamo presenti” spiega il manager FCA, con il quale Jeep punta a generare almeno il 30% di vendite dal mondo flotte, “E con il Renegade siamo anche a percentuali più alte, arrivando al 50% con il Grand Cherokee“. Naturalmente importante è il brand Alfa nel mondo flotte, con già “Giulia e Stelvio in tante car list in Italia e all’estero” sottolinea Melloni, molto contento delle performance della Casa del Biscione, anche se lamenta la mancanza di un SW, “che nel segmento D aiuterebbe”.
Tra gli altri prodotti molto importanti per il mondo flotte Melloni non può non citare Fiat Tipo, “ottima soprattutto in Italia, con un 35% e oltre appannaggio dei parchi auto aziendali”.

 

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