Una domenica “nera” per Alitalia e British Airways, che sta ancora scontando il crash del suo sistema informatico che l’ha costretta a cancellare tutti i voli nella giornata di sabato. Ieri i sistemi informatici del vettore britannico sono tornati alla normalità ma i passeggeri hanno dovuto affrontare cancellazioni di voli e ritardi, anche se all’aeroporto di Gatwick e di Heathrow soprattutto sul lungo raggio è tornato tutto, o quasi, alla normalità. Il ceo del vettore Alex Cruz in un video si è scusato affermando che tutto questo è stato “orribile” per i passeggeri. E orribile potrà essere anche per le casse del vettore, visto che rischia di dover affrontare rimborsi ai passeggeri fino a 300 milioni di euro…La stessa compagnia ha invitato le persone in partenza di controllare lo stato del proprio volo sul sito www.ba.com prima di recarsi in aeroporto.
Alitalia, e la nave va…
Mentre i commissari cercano di raschiare il barile per cercare di mantenere in rotta Alitalia ecco, inesorabile, lo sciopero indetto dal Cub e dal Confael Assovolo per i dipendenti del vettore italiano dalle 10 e fino alle 18, e che ha visto cancellare ben 200 voli. La compagnia ha confermato le cancellazioni nonostante il differimento della protesta annunciata per la stessa giornata dei controllori di volo dell’Enav ed ha riprotetto oltre l’80% dei passeggeri su altri voli. Uno sciopero convocato da tempo e che arriva mentre si attende l’incontro al ministero del Lavoro per mettere a punto i dettagli per l’avvio della nuova cassa integrazione dopo il commissariamento della compagnia. La procedura è stata aperta per tutto il personale della compagnia, di terra e di volo, sarà a rotazione e riguarderà un valore corrispondente a 1.358 persone a zero ore.