È andata decisamente bene: poteva essere una vera e propria stangata, invece, con una decisione che ha un sentore vagamente politico, le tabelle Aci dei fringe benefit presentano degli aumenti medi limitati al 5%. Anche se tutti gli automobilisti si sono accorti che negli ultimi mesi i prezzi dei carburanti hanno fatto registrare rincari di oltre il 25%, le tariffe delle assicurazioni sono volate alle stelle (in particolare per le flotte), i prezzi delle auto sono cresciuti più dell’inflazione, si è impennata l’Imposta provinciale di trascrizione e sono scesi i valori residui nell’usato. E anche se il Governo, con l’intento di innalzare gli introiti dell’Erario, fino all’ultimo momento ci ha messo lo zampino.
I costi chilometrici che MissionFleet riporta sono realizzati dall’Automobile Club d’Italia e costituiscono la fonte ufficiale per il calcolo del cosiddetto “fringe benefit”, ovvero il reddito in natura derivante dalla disponibilità della vettura aziendale concessa in uso promiscuo ai dipendenti. Gli importi sono anche i parametri di riferimento per il calcolo dei rimborsi spese per chi utilizza la propria vettura personale in attività a favore del datore di lavoro.
Le tabelle Aci del benefit sono calcolate sulla base di una percorrenza annua di 15.000 km. Gli importi si ottengono moltiplicando il costo al km per 15.000 e considerando il 30% del valore ottenuto. Questa quota del 30% è la percentuale che la legge stabilisce convenzionalmente per l’utilizzo privato dell’auto aziendale da parte del dipendente.
La produzione dei dati, che solitamente vengono pubblicati in Gazzetta Ufficiale a fine dicembre, quest’anno è stata particolarmente sofferta: alla versione iniziale del 28 dicembre, ne è seguita un’altra aggiornata perché il Governo ha mostrato chiaramente un’esigenza di far cassa (e quindi le tariffe sono state ritoccate all’insù). In seguito a controlli, sono stati rilevati poi alcuni errori (relativi a modelli fuori produzione), che hanno determinato la pubblicazione di una rettifica sul Supplemento ordinario numero 10 della G.U. numero 6 del 9 gennaio 2012. Quest’ultima versione costituisce, al momento in cui questo numero di MissionFleet va in stampa, l’edizione definitiva.
A titolo d’esempio, il fringe benefit di un’Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm è pari a 2.312 euro, quello di una Audi A4 2.0 Tdi Avant corrisponde a 2.701 euro (+150 euro circa rispetto al 2011), quello di una Fiat Bravo 1.6 MultiJet 120 cv a 2.115 euro (+120 euro), mentre quello di una Nissan Qashqai 1.5 dCi assomma a 2.105 euro (+100 euro circa).