Gli appartamenti in condivisione vanno per la maggiore tra i vacanzieri, ma nel settore del business travel stentano ancora a decollare. E questa opzione resta ancora marginale per i pernottamenti di lavoro negli Usa. Almeno per coloro che seguono le travel policy.
Gbta, appartamenti in condivisione ma fuori dalle travel policy
Un nuovo sondaggio effettuato oltreatlantico da Gbta – Global Business Travel Association mostra infatti che solo il 17% delle travel policy consente ai business traveller di alloggiare in appartamenti condivisi. O in homesharing, come internazionalmente si indica questo tipo di servizio.
Tra i travel manager intervistati da Gbta è emerso che il 37% dei business traveller riteneva che la propria azienda consentisse l’homesharing, mentre un altro 22% non lo sapeva proprio. Questo suggerisce il fatto che molti viaggiatori d’affari scelgano gli appartamenti condivisi malgrado le direttive dei capi. E la cosa si fa sempre più frequente, visto che in certi periodi “di punta”, circa un business traveller su 5 almeno una volta sceglierà di dormire in un appartamento condiviso.
“Per alcuni businessman, gli appartamenti in condivisione sono una soluzione più confortevole e meno anonima di una camera d’albergo” recita una nota di Gbta. “Tuttavia, bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti essenziali“.
La preoccupazione più grande dei travel manager intervistati riguarda la sicurezza delle proprietà di chi viaggia, seguita dall’impossibilità di sapere come saranno le condizione dell’alloggio, dalla possibilità di effettuare cancellazioni dell’ultimo minuto da parte dei proprietari di casa e dalle restrittive politiche di cancellazione di quanto prenotato. E per non perdere tale clientela, alcuni siti di homesharing hanno lavorato per eliminare o ridurre queste insicurezze, al punto che circa 60% dei rispondenti ha riferito di essere a conoscenza di programmi ad hoc per le aziende.
Per questo motivo Kate Vasiloff, direttore dei sondaggi presso Gbta, ha suggerito ai travel manager di riconsiderare periodicamente la politica aziendale sull’homesharing visto che molti portali aggiornano i propri sistemi e le proprie condizioni a vantaggio del business traveller.