La rotaie spiccano il volo

Sarà per il vulcano islandese, che nel mese di aprile ha bloccato il traffico aereo di tutto il mondo. O sarà per la rivoluzione dell’Alta Velocità, una realtà iniziata relativamente da poco in Italia ma già ricca di novità e promesse. Comunque sia, un dato è certo: il treno piace sempre di più o, almeno, viene scelto sempre di più. E non solo dai pendolari e turisti, o dagli studenti che non possono permettersi il biglietto aereo. Anche dai businessman in viaggio d’affari, complice il panorama delle offerte che si sta delineando un po’ in tutta Europa. Perché le prospettive stanno rapidamente cambiando: se il 2009 è stato l’anno dello sviluppo della Tav di Trenitalia, il 2010 si prospetta come l’anno dell’attacco al monopolio delle Ferrovie dello Stato da parte di attori italiani e stranieri, e il 2011 vedrà l’inserimento, sulle linee ad alta velocità, del vero competitor nostrano: Ntv – Nuovo Trasporto Viaggiatori, la società fondata da Luca Cordero di Montezemolo con Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone.
Un primo segnale del fatto che il mezzo su rotaia sta rimontando rispetto al suo cugino alato sono i risultati diffusi da Trenitalia sul primo quadrimestre del 2010: 6 milioni di viaggiatori sui treni Frecciarossa e Frecciargento, con un incremento rispetto allo stesso bimestre 2009 del 22% per quanto riguarda la tratta Roma-Milano e del 31% per la Milano-Napoli. Un bel risultato, che dimostra come la AV si stia presentando come reale alternativa al mezzo aereo. Prima di tutto perché collega direttamente i centri delle città e non le zone limitrofe – da raggiungere con ulteriori mezzi – come succede con l’aereo. Poi perché la durata del viaggio sta diventando davvero competitiva con quella dell’aereo: meno di tre ore nella tratta Roma-Milano, praticamente lo stesso tempo che si impiega in aereo tra check-in, imbarco, sbarco e collegamenti da e per l’aeroporto. E in più perché costa meno: sono andate a ruba le tariffe promozionali di Trenitalia a 48 euro per qualunque viaggio con Frecciarossa e Frecciargento. Incentivi destinati a continuare, dato che da marzo si può viaggiare da Roma a Milano con 39 euro (69 in prima) o da Roma a Napoli con 25 euro (35 in prima): in tutto una disponibilità di 100mila biglietti al mese a prezzi speciali, che si sommano alle tariffe promo già in vigore come la “-15%” e “-30%” sui treni a lunga e media percorrenza, acquistabili con una o due settimane in anticipo. «Sono in fase di messa a punto nuove offerte estive, dedicate ai Frecciarossa e Frecciargento –anticipa l’Ufficio Stampa Business Trasporto delle Ferrovie dello Stato – con l’estensione di un prezzo fisso super scontato a una serie di altri collegamenti nazionali. Sulla scia del Roma-Milano a 39 euro in seconda classe e 69 in prima, che già tanto successo ha riscosso in questi mesi».
A “tentare” ulteriormente la clientela è nata da poco Trenitaliacard, nata dalla collaborazione tra il Gruppo FS e Unicredit Family Financing Bank, riservata ai clienti Trenitalia che hanno già una carta fedeltà. Questa particolare carta di credito permette di raccogliere quattro punti fedeltà per ogni euro speso in tutto il mondo attraverso il circuito Mastercard: punti da utilizzare per avere biglietti omaggio o altri premi del catalogo pubblicato sul sito delle Ferrovie. Sono solo alcune delle idee che Trenitalia sta mettendo in campo per attirare sempre più clientela, in particolare business, preparando il terreno alla sfida con i competitor. Un’altra iniziativa è l’accesso a Internet a banda larga e la connessione wi-fi che i viaggiatori di Frecciarossa troveranno a bordo già dalla prossima estate. Un progetto che nasce dall’accordo siglato tra Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo FS, e Franco Bernabè, ad di Telecom Italia, grazie al quale verrà installata lungo i 900 chilometri della linea AV Torino-Napoli una “infrastruttura radiomobile di nuova generazione”, dotando le vetture dei supporti tecnologici necessari come il “Sistema di Ripetizione Radio Mobile” e il cablaggio senza fili. I business traveller in viaggio potranno collegare direttamente alla rete il proprio portatile con le chiavette Usb-Umts con la garanzia di non avere battute d’arresto alla connessione (e neanche alle comunicazioni con il cellulare, grazie al potenziamento del segnale anche nelle gallerie) e un’elevata qualità di navigazione. Entro l’estate del 2011 i viaggiatori di tutti i Frecciarossa potranno usufruire di un portale di treno grazie al server di bordo, con news, programmi tv, informazioni sul traffico, noleggio auto e mobile ticketing. Un vero “business center” per continuare a lavorare come se si fosse in ufficio. E di tipo “business” e target alto sarà anche uno dei quattro “livelli di servizio” destinati a sostituire la prima e seconda classe delle vetture di Trenitalia.

Nuovi competitor
Ma il 2011 è anche l’anno in cui il Gruppo FS saprà se queste iniziative – e le altre che da qui a un anno verranno promosse – basteranno a tenersi stretta la clientela, attirata dalle potenzialità di Icaro, il treno in dotazione alla Ntv, il primo operatore privato italiano (ma nato in collaborazione con le Sncf francesi) che opererà sulle stesse linee ad alta velocità. Icaro (11 carrozze e 460 posti) è un treno di quarta generazione, costruito dalla francese Alstom e capace di raggiungere la velocità record di 574,8 chilometri all’ora (ma che sulle linee nostrane potrà viaggiare alla velocità massima di 300 km), che presenta tutta una serie di particolarità differenti dal Frecciarossa. Prima di tutto ha vagoni leggermente più larghi, per permettere ai passeggeri di spostarsi più agevolmente anche con bagagli voluminosi; è più luminoso (15% in più dei vagoni tradizionali) e meno rumoroso grazie ad accorgimenti eco-sostenibili come il posizionamento dei carrelli o l’utilizzo di ammortizzatori aero-acustici; ha il pavimento più basso – con conseguente facilitazione nel salire e scendere – e un design d’alto livello (la progettazione degli interni è stata affidata all’Italdesign di Giugiaro). Ma soprattutto proporrà una serie di servizi innovativi che lo renderanno ancora più assimilabile all’aereo: connessione Internet super veloce grazie al satellite, oltre a Umts e wi-fi; una carrozza riservata alle proiezioni di film in prima visione (in prima classe posti con schermo personale di 9 pollici e in seconda con schermi condivisi); una vettura “zen” con poltrone ancora più comode, musica ambient o suoni della natura e cellulari rigorosamente spenti; una rivista per conoscere l’offerta di contenuti multimediali a disposizione a bordo. La tariffa del biglietto varierà a seconda dell’orario di partenza e dei servizi scelti, per 54 viaggi al giorno lungo le direttrici principali: Torino-Salerno, la Venezia-Roma e la Roma-Bari. Ntv conta di raggiungere una quota di mercato di 10 milioni di viaggiatori all’anno, “rubandoli” direttamente a Trenitalia grazie anche agli orari di partenza: un treno ogni 60 minuti, magari a ridosso di un Frecciarossa. Tutto a favore dei clienti, che potranno così scegliere al volo l’opzione desiderata e il viaggio che meglio si adatta alle proprie esigenze di orario o di servizi.
Ma per i potenziali viaggiatori non finisce qui. La Ntv non è la sola a minare il monopolio delle Ferrovie dello Stato, in particolare per quanto riguarda il Nord Italia e le tratte più utilizzate dai business travellers interni, come la Torino Milano o i collegamenti tra Milano e il Veneto. Operatori vecchi e nuovi si stanno mobilitando per potenziare la propria presenza in Italia, una presenza spesso “fantasma” e poco conosciuta ma capace di competere in funzionalità, pulizia e puntualità. Un esempio sono le Ferrovie Tedesche (DB) e le Ferrovie Austriache (ÖBB), che seguendo alla lettera il detto “l’unione fa la forza” si sono combinate per dare vita a una campagna “austro-teutonica” di conquista delle rotaie italiane. Grazie alla collaborazione con LeNord (Gruppo Fnm, quindi ancora Trenitalia), Deutsche Bahn (DB), Österreichische Bundesbahnen (ÖBB) si sono concentrate nel Nord Italia, in particolare sulle tratte a est di Milano via Brennero, con 10 treni Eurocity (5 in andata e 5 in ritorno) che, con la precisione e l’efficienza d’oltralpe, collegano l’Italia alla Germania: 5 corrono tra Monaco e Bolzano, 4 proseguono per Verona, uno arriva fino a Bologna e uno finisce a Milano (Porta Garibaldi, con fermata anche a Lambrate). Ed entro il 2010 i treni fino a Bolzano diventeranno 7, 6 quelli per Verona, 4 per Bologna e anche uno per Venezia (mentre per e da Milano ne rimarrà sempre uno). Un’offerta che punta sulla qualità dei servizi, tasto dolente di queste tratte servite principalmente da treni per pendolari: sicurezza, pulizia, puntualità, nessun obbligo di prenotazione (e possibilità di fare il biglietto a bordo senza sovrapprezzo), personale trilingue a disposizione, prese elettriche per chi vuole continuare a lavorare, fasciatoio per le mamme e carrozza ristorante di alta qualità dove assaggiare la zuppa di Gulash o la Wiener Schnitzel. Insieme a prezzi davvero competitivi: 9 euro per le tratte nazionali, 29 euro per un Verona-Innsbruck o 39 euro per un Verona-Monaco di Baviera, ottenibili prenotando almeno tre giorni prima. Senza contare gli abbonamenti mensili (ad esempio Milano-Verona a 170 euro) e il “Biglietto a 5 viaggi” che permette, adesempio, di acquistare un carnet di cinque treni Bologna-Rovereto a 65 euro. Inutile cercare di acquistare i biglietti nelle stazioni Trenitalia, le uniche modalità di acquisto sono tramite web (sul sito www.bahn.com/it), call center o agenzie affiliate. Attenzione però: in fase di prenotazione online scrivete i nomi delle destinazioni straniere in tedesco (come Munich invece di Monaco) o potreste non trovare il treno desiderato.
Se il Nord-Est ferroviario si sta aprendo ad attori austro-tedeschi (ma sempre in collaborazione con Trenitalia), è il Piemonte a proporsi come prima Regione dove il monopolio potrebbe essere presto realmente spezzato, grazie alla liberalizzazione del servizio di trasporto ferroviario in fase di attuazione. Causa anche la decisione di Trenitalia di privilegiare le tratte ad Alta Velocità, penalizzando quelle dei pendolari e quelle a lunga percorrenza. E qui entra in gioco la società Arenaways di Giuseppe Arena, che il 1° settembre di quest’anno debutterà sulla linea Torino-Milano, con un treno che annullerà la prima e seconda classe per un’unica tipologia equiparabile, così è in progetto, alla prima classe di Alta Velocità. Il diretto concorrente del treno dei pendolari di Trenitalia offrirà un servizio a livello di un Intercity, costerà 17 euro (poiché “open access”, ovvero senza contributi pubblici, ma sono in programma offerte e abbonamenti), comprenderà 16 corse giornaliere e un tempo di percorrenza di 1 ora e 35 minuti (tra Porta Susa e Rho Fiera), ma farà parte di una sorta di circuito ad anello che collegherà Torino e Milano passando a Nord da Vercelli e Novara e a Sud da Pavia, Alessandria (sede della società) e Asti. Moderno anche il servizio di ticketing, elettronico con carte a ricarica, come per le schede del cellulare, con la possibilità di acquistare o ricaricare il biglietto anche a bordo del treno. Ma la novità sono le fermate che potrebbero inserirsi, ad esempio Santhià, pensate per favorire province poco favorite dall’AV, come appunto Biella, che così otterranno un collegamento diretto, veloce e efficiente verso Milano.

Fermento anche all’estero
Il settore è insomma in pieno fermento, in Italia così come in Europa e nel mondo. Un esempio è la Spagna, dove fino a due anni fa il 90% dei viaggiatori tra Madrid e Barcellona si spostava in aereo. Ma da quando, nel 2008, è stato ultimato il collegamento ferroviario AV che permette di spostarsi tra le due città in poco più di due ore e mezza, la percentuale si è letteralmente ribaltata a favore del treno. O l’Inghilterra, dove i prezzi della BritRail sono “congelati” a quelli del 2009 e dove vengono proposti sconti del 5% sulla prima classe dei BritRail Passes (validi per l’Inghilterra, la Scozia e il Galles) e sui biglietti “Point to Point”. Nel frattempo, oltreoceano, il governo di Obama progetta di investire 8 miliardi di dollari nell’implementazione dell’alta velocità ferroviaria (in cooperazione con la Cina, almeno in California). E sempre la Cina, punta di diamante nella tecnologia AV, mira a collegare con un treno superveloce Pechino e Londra in due giorni. Un treno supersonico, come un aereo.

In treno è meglio: la testimonianza di un’azienda
Nel marzo del 2009 la società Edison ha deciso di cambiare travel policy, comunicando  ai dipendenti l’intenzione di privilegiare il treno all’aereo, in particolare per la  tratta più utilizzata, il Milano-Roma. Obiettivo? Viaggiare di più, spendendo meno. E  i risultati non si sono fatti aspettare. «I dipendenti hanno accolto con favore questa  indicazione e hanno iniziato a utilizzare il treno – racconta Alferio Paolillo, travel manager  del Gruppo Edison –. Analisi alla mano, c’è stato un incremento solo sul traffico  ferroviario del 107% in termini di fatturato e del 54% quanto a transazioni. I costi  totali del comparto business travel, grazie anche ad altri accorgimenti, come l’approccio best buy o la scelta della classe business solo sui voli a lunga percorrenza,  sono scesi di circa il 20%, mentre i viaggi sono aumentati del 4%». Un andamento  che l’AV di Trenitalia, unita alla campagna di tariffe promozionali, ha contribuito  a rafforzare. Insieme a una caratteristica del treno che l’aereo non ha: l’estrema  flessibilità. «Sicuramente l’utilizzo delle tariffe ferroviarie più convenienti ha contribuito  al risparmio generale. Ma grazie all’aumento del traffico ferroviario ad alta  velocità, il treno è stato scelto anche per i viaggi su Bologna, mentre prima si affittava  un’auto, con conseguente sensibile diminuzione di transazioni con l’autonoleggio».

E nel 2010 non solo questo trend si conferma, ma sembra spiccare il volo.
«Nel 2009 i risultati della scelta di privilegiare il treno sono stati altalenanti – continua  Paolillo –: prima l’Alitalia era in turbolenza, poi ha emanato delle tariffe molto  convenienti, mentre l’AV si stava affacciando sul mercato. Nei primi mesi del 2010  invece l’andamento è decisamente positivo». Ma cosa accadrà quando Ntv si affaccerà  sul mercato? «Seguiamo con molto interesse l’inserimento di Ntv nel mercato  ferroviario, siamo favorevoli alla concorrenza e vigiliamo, grazie anche all’attenzione  delle agenzie viaggi, per cogliere le migliori opportunità. Ad esempio, sarebbe utile  che il treno ad alta velocità venisse introdotto anche sui collegamenti per città internazionali,  come Parigi, che è la nostra prima destinazione estera».

 

Testo di Maria Elena Arcangeletti, Mission n. 3, maggio 2010

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