Altro che duty free!

Viaggiate spesso per lavoro? Tra un volo e l’altro vi capita di trascorrere lunghe ore d’attesa in aeroporto? Allora, ci sono buone notizie per voi. Negli ultimi anni ilprogressivo assottigliamento dei revenue derivanti dall’handling aeroportuale ha indotto le società aeroportuali a puntare sulle cosiddette attività “non aviation” rivolte ai passeggeri. Per incrementare i profitti, sono stati progressivamente ampliati gli spazi commerciali all’interno degli scali (negozi, bar, ristoranti), sulla base di scrupolose indagini di mercato rivolte alla clientela. Il risultato? Da semplici aree di passaggio, le aerostazioni (soprattutto quelle delle metropoli) si sono trasformate in luoghi di divertimento, dove è possibile consumare una cena da gourmet, sottoporsi a un massaggio ayurvedico, dedicarsi agli acquisti (anche in compagnia di un personal shopper) e persino fare quattro salti in discoteca.

Gli aeroporti migliori in cui fare scalo sono quelli asiatici, almeno secondo la classifica annuale stilata da Skytrax, società di ricerca che da quasi vent’anni monitora e premia la qualità dei servizi nell’industria del trasporto aereo. Circa 7,8 milioni di passeggeri in oltre 170 aerostazioni, infatti, hanno messo sul podio l’Hong Kong International Airport, seguito dal Seoul Incheon, in Corea, e dal Singapore Changi. A fare la differenza sono la comodità dei servizi e i tempi d’attesa, ma non solo, anche aspetti più “frivoli”, come il numero dei posti a sedere, il prezzo di cibi e bevande, la cortesia del personale. Tra gli scali del Vecchio continente, quello più “gettonato” è l’aeroporto di Monaco, che conquista il titolo di Best Airport Europe e si piazza anche al quarto posto nella graduatoria mondiale. Segue l’aerostazione di Zurigo, seconda in Europa e quinta nel mondo. Lo scalo di Francoforte si colloca al 48esimo posto, mentre Londra Heathrow conquista una poco onorevole 103esima posizione. Il miglior scalo del nord America, infine, è quello di Vancouver.

Uno scalo come un parco divertimenti

Ma qual è l’offerta dello scalo vincitore? L’Hong Kong International Airport ha due shopping area: la SkyMart, nel terminal 1, e la SkyPlaza, nel terminal 2. Affollate di boutique e negozi, consentono di acquistare articoli di elettronica, prelibatezze gastronomiche, capi d’abbigliamento firmati, gioielli e giocattoli. Il tutto senza necessariamente spendere una fortuna: AA (Aviation Authority), la società di gestione dello scalo, propone infatti la Downtown Pricing Guarantee, che garantisce che i prezzi dei negozi nello scalo non sono superiori quelli dei punti vendita cittadini. E non è tutto, perché il sesto piano dell’aeroporto di Hong Kong non ha niente da invidiare a un parco divertimenti: i passeggeri possono assistere a una proiezione nel 4D Extreme Cinema, che consente la visione di filmati in 3D, oppure visitare Asia Hollywood, centro interattivo dedicato al mondo del cinema. In alternativa, possono scoprire il mondo dell’aviazione nell’Aviation Discovery Centre o praticare uno sport virtuale (golf basket, sci, automobilismo) nel centro i-Sports (info: www.hongkongairport.com).

Guide online e personal shopper

Per scatenarsi negli acquisti, però, non occorre per forza andare in Cina: i quattro terminal dell’Aeroporto di Roma Fiumicino, ad esempio, contano ben 140 negozi delle migliori marche italiane e internazionali. Chi ha poco tempo a disposizione, può decidere in anticipo quale boutique visitare consultando la shopping guide virtuale sul sito http://rome-airports-shopping-gallery.adr.it/, che segnala anche i prodotti in offerta.

Se poi desiderate farvi consigliare da un vero esperto di shopping, il vostro aeroporto ideale èLondra Heathrow, che mette a disposizione dei Personal Shopping Consultant, riconoscibili grazie a un’apposita divisa verde. Il servizio va prenotato in anticipo, telefonando al numero 0044/121/ 4105105.

Massaggi express

Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione verso il benessere e la cura del corpo. Così anche gli aeroporti si sono adeguati, ospitando palestre e beauty center: nel Terminal 4 dell’aeroporto madrileno di Barajas, ad esempio, si trovano l’Elysium Beauty Spa e l’Elysium Travel Spa, gestite dalla catena alberghiera spagnola NH Hotels. In programma trattamenti lunghi, ideali per chi deve attendere diverse ore tra un volo e l’altro, ma anche “express”, per chi ha pochi minuti a disposizione ma vuole ugualmente concedersi una maschera o un massaggio rilassante.

Nei terminal di Londra Heathrow, invece, ci sono i Molton Brown Travel Spa, che preparano al volo con trattamenti esfolianti per il viso e massaggi che alleviano la tensione di collo e spalle.

Chi fa scalo a Roma Fiumicino, poi, può rivolgersi al Tonic Beauty Club, che offre trattamenti personalizzati per uomo e per donna e servizi di check-up con personale specializzato. Nel centro c’è anche una “sensory suite” che propone massaggi shiatsu e olistici accompagnati da aromaterapia, cromoterapia e musicoterapia. Infine, chi è di passaggio per l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa può recarsi al Donk’s Rock Air, un beauty center aperto dalle 8.30 alle 20, che propone trattamenti estetici e messa in piega… al volo.

Altre “coccole” sono disponibili nelle lounge delle compagnie aeree. Nella Business Lounge Austrian, nell’aeroporto di Vienna, speciali diffusori emanano aromi delicati, che purificano l’aria e rilassano prima del viaggio.

Nei saloni di Air France, all’interno dei terminal 2D e 2E dell’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, gli ospiti possono sottoporsi gratuitamente ai massaggi Amma, un’antica tecnica giapponese antistress ed energizzante. Il trattamento si esegue da seduti e dura una decina di minuti.

Chi al relax preferisce lo sport, invece, non potrà non sostare presso l’Abu Dhabi International Airport, che dispone addirittura di un campo da golf con 18 buche, situato a soli 500 metri dai terminal.

Arte e danza a bordo pista

Negli ultimi anni gli aeroporti hanno aperto le porte anche all’arte. È il caso dello scalo di Schipol di Amsterdam, che ospita una sede distaccata del celebre Rijksmuseum, uno dei principali musei della capitale olandese. Inaugurato nel 2002, lo spazio espositivo si trova in Holland Boulevard, un’ampia area nei pressi dei gate E ed F. Aperto tutti i giorni dalle 7 alle 20, consente di ammirare gratuitamente i capolavori dei maestri della storia dell’arte olandese, da Rembrandt, a Jan Steen a Jacob van Ruisdael. Inoltre, propone un ricco calendario di esposizioni temporanee. Non manca neppure lo shop di stampe, gioielli, cartoline e altri souvenir “artistici”.

Se all’arte preferite divertimenti più “mondani”, invece, cercate in tutti i modi di fare scalo presso ilMunich International Airport, a Monaco: potrete scatenarvi sulla pista del Night-Flight, una discoteca che si estende su un’area di quasi 5000 metri quadrati (a cui si aggiungono 2000 metri quadrati di parcheggio) ed è in grado di accogliere fino a 7000 persone (info:www.business.night-flight.de). Il locale, tra l’altro, si propone come location per serate di gala, convention ed eventi.

Mini-alberghi, di design e a prezzi low cost

Ormai quasi tutte le catene alberghiere internazionali propongono strutture all’interno – o nelle immediate vicinanze – degli scali aeroportuali. Si tratta, in genere, di hotel attrezzati per la clientela business, dotati cioè di connessione wi-fi, business center, linee telefoniche dirette, scrivanie in camera e sale riunioni. Di recente, però, le aerostazioni hanno aperto le porte a una nuova tipologia di hotel, pensati per soste fuori programma e “sonnellini” tra un volo e l’altro: strutture che offrono design e funzionalità in spazi ridottissimi, a tariffe low cost. È il caso, ad esempio, dello Yotel, al piano terra del South Terminal di Londra Gatwick. Inventato da Simon Woodroffe, già fondatore della catena di ristoranti giapponesi Yo! Sushi, l’albergo dispone di mini-camere in stile hi-tech, con letti lunghi 2 metri e larghi 1. Nonostante gli spazi angusti, le stanze sono dotate di tutti i confort. I bagni, ad esempio, dispongono di doccia, asciugacapelli, specchio e bagno schiuma energizzante. Inoltre, uno schermo piatto di 20 pollici consente di guardare la televisione, di scegliere un’ampia selezione di film e giochi elettronici e di navigare in Internet. Le camere standard costano a partire da 25 sterline, quelle Premium, un po’ più ampie, 40 sterline. Le prenotazioni possono essere effettuate sul sito www.yotel.com, ma anche tramite call center, al numero 0044/2071001100.

Formula simile anche per il primo albergo a marchio CitizenM, che verrà inaugurato all’inizio del 2008 nei pressi dell’aeroporto di Schipol e, in seguito, nelle principali città europee, tra cui Milano. La struttura si raggiunge percorrendo un breve tratto a piedi dai terminal. Le camere, di 14 metri quadrati, saranno un concentrato di design e tecnologia: letti di due metri per due con cassettiera incorporata, connessione a Internet wireless, televisore Lcd con una selezione di 80 film gratuiti, doccia “Power rain”, che simula la pioggia estiva, pannello per il controllo di luci, temperatura e tecnologie. Gli ospiti avranno la possibilità di impostare la musica e il colore delle luci scegliendo tra quattro tipi di atmosfera: business, party, relax e romance.

La lobby sarà coloratissima e arredata con oggetti di design. Completerà l’offerta il ristorante CanteenM, aperto 24 ore su 24. In un ambiente minimale e hi-tech sarà possibile consumare sandwich, sushi, insalate, piatti caldi e cocktail. Le camere si prenotano online dal 31 ottobre, con tariffe a partire da 69 euro (info: www.citizenm.com).

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