A dispetto della fase di stallo attraversata dall’economia italiana e della progressiva contrazione dei budget aziendali destinati alle trasferte, il mercato del business travel è in crescita, almeno a giudicare dalle performance convincenti messe a segno nel 2005 dai sei principali player del settore (Carlson Wagonlit Italia, Uvet American Express, Bti Italia, Lufthansa City Center, Cisalpina e Ventura). Complessivamente, questi gruppi hanno generato un giro d’affari che sfiora i2325 milioni di euro, in crescita di quasi il 25% rispetto ai 1863 milioni registrati nella nostra precedente inchiesta annuale (Mission n.1, gennaio-febbraio 2005).
In totale, i gruppi presi in esame contano 575 agenzie, sia di proprietà sia affiliate (il dato tiene conto anche delle agenzie operanti nel segmento leisure). Si tratta di una percentuale ridotta (poco più del 6%) rispetto alle circa 9000 adv presenti in Italia (dati Fiavet), ma alla quale sono riconducibili volumi di vendite rilevanti: nel 2005, infatti, questi punti vendita hanno registrato unBsp di oltre 1119 milioni di euro (escluso Carlson Wagonlit Italia), dunque più del 25% rispetto al Bsp Italia, che si è attestato a 4.450.557.200 euro (1.104.531.200 euro per il traffico domestico e 3.346.026.000 per quello internazionale). Aggiungendo a questo 25% la market share dichiarata da Cwt (6,5%) si ottiene una percentuale sul Bsp Italia pari al 31,5%. Quasi un terzo del mercato.
Esaminando da vicino le strategie adottate dai grandi gruppi nel corso dell’anno, si rilevano due trend significativi: da un lato, la tendenza a incrementare il numero delle agenzie affiliate (basti pensare a Bti Italia, che nel corso del 2005 ha avviato un programma di espansione del network Bti On Holiday, o al gruppo Cisalpina, che nel corso del 2005 ha raggiunto quota 260 punti vendita, contro i 200 dichiarati nel 2004). Dall’altro, il rafforzamento dei servizi e gli investimenti nella realizzazione di strumenti informatici innovativi, studiati per venire incontro alle esigenze delle aziende (Uvet American Express Corporate Travel, ad esempio, lo scorso anno ha lanciato MyTravel, suite multicanale basata sulla tecnologia VoIp).
Acquisizioni e aumenti di capitale
Non ci resta che analizzare in dettaglio i risultati e le strategie dei principali player attivi nel mercato italiano, a cominciare da Carlson Wagonlit Italia. Nel 2005 la società ha registrato un giro d’affari di 426 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto al 2004. A questa cifra occorre aggiungere 31 milioni di euro registrati da Acentro Turismo: nel mese di gennaio, infatti, Cwt ha rilevato da Protravel Partecipation SA, società francese controllata da Carlson Wagonlit Travel, l’intero capitale dell’agenzia milanese. Attiva sul mercato italiano da oltre 25 anni, Acentro Turismo era entrata nel gruppo Cwt nel 2004 in seguito all’intesa, sottoscritta in Francia, tra la multinazionale e Protravel. Grazie alla recente operazione infragruppo, Acentro Turismo diviene ora parte integrante di Cwt Italia. «L’acquisizione di Acentro Turismo – ha commentato l’amministratore delegato di Cwt Italia, Roberto Bacchi – arricchisce, grazie alla consolidata esperienza dell’agenzia e alle sue specificità, la nostra offerta, apportando un ulteriore vantaggio competitivo. Proprio per salvaguardare i tratti distintivi dell’organizzazione specializzata nei servizi high touch per rispondere alle particolari esigenze di alcune aziende, quali quelli del settore moda, la struttura di Acentro non subirà cambiamenti e l’agenzia manterrà la sua autonomia operativa e gestionale».
Alle ottime performance del gruppo ha contribuito, nel corso dell’anno, la firma di accordi di partnership con primarie aziende operanti, quali Fiat Group, il ministero dell’Agricoltura, Accenture, Barilla, Benetton, Fastweb, Mondadori, Fiera Milano. «Le nostre eccellenti performance – conferma Roberto Bacchi – sono dovute sia alle numerose aziende che ci hanno confermato la loro fiducia, sia alle oltre 145 imprese che nel 2005 ci hanno scelto come nuovo partner per i viaggi d’affari, affidandoci complessivamente un budget di circa 90 milioni di euro. L’aumento percentualmente superiore del numero di transazioni, poi, conferma quel fenomeno di riduzione del costo medio della trasferta che stiamo registrando da qualche tempo, e a cui la nostra attività di consulenza ha contribuito in modo determinante». Tra le novità del 2005 va segnalata l’apertura a Bari del primo eCentre in Italia. L’eCentre è in grado di gestire sia le prenotazioni online sia quelle telefoniche e si integra con il network di CWT. Ma soprattutto garantisce ai clienti un’elevata qualità di servizio riducendo nel contempo i costi di transazione.
Ma quali sono i progetti della società per il 2006? «In perfetta sintonia con il piano strategico globale – afferma Bacchi – puntiamo a consolidare ulteriormente la nostra posizione di leader di mercato (oggi la nostra market share è del 6,5%) e a incrementare la penetrazione su tutti i segmenti. Una particolare attenzione sarà dedicata all’ulteriore sviluppo del prodotto “hotel” – area su cui le aziende possono cogliere grandi opportunità di saving – e all’ampliamento della gamma di servizi di consulenza che offrono soluzioni integrate per l’ottimizzazione delle spese di viaggio, consentendo di ottenere risparmi fino al 25% con un Roi entro tre mesi».
E proprio per supportare adeguatamente questa fase di intensa crescita, di recente il consiglio d’amministrazione di Cwt ha deliberato un aumento del capitale sociale. L’importo, pari a 2milioni 600mila euro, verrà interamente sottoscritto dall’unico azionista Carlson Wagonlit Travel e perfezionato nei termini di legge. A operazione conclusa il capitale della travel management company sarà quasi raddoppiato, passando dagli attuali 3.524.585 euro a 6.124.585 euro.
Sempre più tecnologici
Risultati con il segno più anche per Uvet American Express Corporate Travel: lo scorso anno il gruppo, che vanta 11 agenzie di proprietà, 76 adv in franchising e altri 138 punti vendita attivi nel segmento leisure a marchio Duet (partnership con I Viaggi del Ventaglio) ha incrementato il proprio giro d’affari del 35%, raggiungendo quota 675 milioni di euro. La cifra include 480 milioni generati dal business travel e 50 milioni connessi all’attività incentive e congressuale.
Attualmente Uvet American Express Corporate Travel serve più di mille aziende. Tra i clienti acquisiti nel corso del 2005 spiccano A.T. Kearney, E.D.S. Sara Lee, Sun Microsystem.
Il 2005 è stato per l’agenzia un anno di grandi progetti e novità, soprattutto sul fronte tecnologico. Come già accennato, lo scorso giugno Uvet Amex ha presentato la suite multicanale “My Travel”, che consente una migliore gestione della clientela e la messa a punto di servizi innovativi. Sviluppato in collaborazione con Cisco Systems (che ne ha curato la parte hardware) e Value Team – società di consulenza nel campo dell’It del gruppo Value Partners – che si è occupata della realizzazione dei software e dell’integrazione dei sistemi, il progetto si basa sull’ormai consolidata tecnologia VoIp (Voice over Internet protocol) per la trasmissione attraverso la rete Internet di voce, immagini e dati in modalità Triple Play. Gli applicativi VoIp sono stati integrati alla piattaforma informatica e ai database aziendali grazie al modulo IpContactCenter, allo scopo di offrire alla clientela servizi personalizzati e innovativi. Tra i vantaggi connessi alla nuova tecnologia, la possibilità di ridurre significativamente i tempi di risposta e di attesa delle chiamate, la diminuzione della durata delle telefonate grazie a un sistema di riconoscimento automatico di chi chiama e alla visualizzazione dei dati e delle preferenze del viaggiatore. E non è tutto. Il sistema permette di accedere immediatamente aiservizi previsti dalla travel policy, senza necessità di ripetere o reinserire dati. Inoltre, consente la personalizzazione di email informative e di supporto all’organizzazione di un viaggio, il monitoraggio e reporting di chiamate ed email ricevute, l’utilizzo di una piattaforma multicanale integrata (telefono, web, email, sms, instant messaging), l’invio automatico di email e sms con il riepilogo dei servizi prenotati. Il sistema, che rappresenta una novità per il mercato italiano, si presta anche alla messa a punto di servizi “su misura”, quali l’invio in automatico di informazioni e numeri di telefono utili per il viaggio, o la possibilità di richiedere telefonicamente la disponibilità di voli per una certa destinazione e di riceverne l’elenco tramite email.
Lo scorso agosto, inoltre, l’agenzia ha inaugurato Business Travel Consulting, nuovo contact center multicanale con sede a Bucarest, in Romania. All’avanguardia sul fronte tecnologico, la nuova società del gruppo ha lo scopo di sviluppare business in un’area geografica che sta attraversando una fase dinamica e, al contempo, di raggiungere gli altri mercati dell’Est Europa, che stanno crescendo a ritmi sostenuti.
All’insegna dell’espansione
Ottime anche le performance di Cisalpina Tours, che nel 2005 ha raggiunto un giro d’affari complessivo di 523 milioni di euro, in crescita del 25,21% rispetto al 2004, mentre il Bsp si è attestato a 255,575 milioni. Lo scorso anno il gruppo ha portato avanti una politica di espansione del marchio che le ha permesso di passare dalle 200 agenzie del 2004 (a marchio Cisalpina Tours e Vivere & Viaggiare ) a ben 260 punti vendita. «Siamo soddisfatti dei risultati di quest’anno, giacché abbiamo raggiunto pienamente il budget prefissato per il 2005 – ha commentato Fabrizio Chianello, direttore generale di Cisalpina -. Nel 2006 prevediamo di espandere il nostro share nel business travel a livello nazionale e di ampliare ulteriormente il network, rafforzando la nostra presenza anche nelle regioni meno “performanti” in campo turistico. Sul piano internazionale, invece, intendiamo rafforzare ulteriormente il rapporto con il network TQ3, che nel 2005 è stato fonte per noi di grandi soddisfazioni». Ricordiamo che lo scorso gennaio è stato dato l’annuncio dell’acquisizione di TQ3 Travel Solutions management holding, di proprietà del gruppo tedesco Tui, da parte della società BCD Holdings, in precedenza azionista di Bti. L’accordo verrà ultimato in questi giorni, dopo la necessaria approvazione dell’Antitrust.
E veniamo a Lufthansa City Center, che nel 2005 ha generato un giro d’affari complessivo di 430 milioni di euro, 350 dei quali connessi al business travel. Il dato rivela un incremento del 7% rispetto all’anno precedente (10% per il solo segmento del bt). «Non si tratta di dati entusiasmanti, ma abbastanza in linea con quelle che erano le nostre aspettative – commenta Francesco Bianca, membro del consiglio direttivo di Lufthansa City Center -. Obiettivo principale dello scorso anno era infatti quello di consolidare e fortificare il rapporto con la clientela acquisita, migliorando ulteriormente la qualità dei servizi erogati. La nostra missione era far maturare nei nostri clienti la consapevolezza che non potranno ottenere altrove ciò che noi giornalmente siamo in grado di garantire in termini di disponibilità, flessibilità, precisione, tempismo».
Più “aggressive”, invece, le strategie messe in campo per il 2006: il consorzio, infatti, ha in progetto di espandere il network, che attualmente conta 35 agenzie indipendenti, selezionate con criteri estremamente rigorosi sulla base dei volumi di traffico, del posizionamento sul territorio e dell’“anzianità di servizio”. «Se nel 2005 abbiamo puntato al consolidamento, il 2006 sarà l’anno della crescita, con l’acquisizione di nuova clientela e anche di nuovi affiliati – conferma Francesco Bianca -. Fra breve il numero delle agenzie consorziate salirà a quaranta».
Espansione anche per Bti Italia, che negli ultimi mesi ha progressivamente incrementato il numero delle agenzie affiliate. Attualmente il gruppo conta sei Business Unit dedicate al business travel, a cui si aggiungono circa 30 agenzie partner, in parte specializzate nel turismo d’affari e in parte nel leisure. Complessivamente il gruppo ha chiuso lo scorso anno con un giro d’affari di 150 milioni di euro, contro i 133 milioni del 2004.
Ricordiamo, inoltre, che a gennaio Bti ha subito un importante cambiamento sul fronte azionario: si è infatti conclusa la partnership avviata nel 1999 tra la società Hogg Robinson plc e BCD Holdings. I due gruppi hanno annunciato l’intenzione di intraprendere strade separate e perseguire strategie indipendenti. BCD Holdings, dunque, ha ceduto la propria quota azionaria in Bti, mentre la gestione dell’agenzia è passata esclusivamente nelle mani di Hogg Robinson. David Radcliffe, ceo di Bti e chief executive di Hogg Robinson, ha fatto sapere che per il momento Bti manterrà intatto il proprio brand. Ha inoltre dichiarato che la separazione dei due gruppi non avrà alcuna ripercussione sulla clientela. Hogg Robinson e BCD Holdings, infatti, si sono impegnate a garantire la fornitura degli stessi standard di servizio a tutti coloro che hanno firmato un contratto con Bti e a collaborare pienamente per l’intera durata dei contratti.
Nuove partnership nel 2006
Volumi in crescita, infine, per Ventura, società del gruppo Aci che lo scorso anno ha registrato un giro d’affari complessivo di 120 milioni di euro (+30% rispetto al 2004), di cui 105 generati dal business travel. Attualmente Ventura vanta cinque sedi di proprietà a cui si aggiungono dieci agenzie affiliate. «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti – dichiara l’amministratore delegato Davide Rosi -. Il 2005 è stato il primo anno post riorganizzazione e molto del seminato è stato raccolto: siamo oggi una squadra con una forte unità di visione, che ha raggiunto livelli di automazione superiori alle medie di settore e che presidia tutte le diverse specializzazione con politiche multicanale. Ma soprattutto con volumi e redditività in forte recupero».
Ma quali sono gli obiettivi per quest’anno? «Il 2006 – spiega Rosi – sarà un anno all’insegna delle continuità e del consolidamento di molti degli asset raggiunti, soprattutto in termini di up-dating tecnologico e di sviluppo della rete commerciale e delle relazioni internazionali. La definizione di nuove partnership porterà a innovative soluzioni di prodotto e di servizio».
Sul fronte internazionale, Ventura vanta una fruttuosa partnership con Synergi. Il network, presente in 45 paesi, è stato acquisito lo scorso gennaio dalla società britannica TTC The Travel Company, che annovera il già citato gruppo BCD Holdings quale azionista di maggioranza.
Arianna De Nittis, Mission N° 2, marzo 2006