Scoop Il Messaggero sul futuro di Alitalia. Che vedrebbe l’entrata nel suo azionariato di Lufthansa sulla base di un piano industriale che punta a coprire le principali rotte europee ma anche a potenziare quelle a lungo raggio, in cambio della cessione al vettore tedesco dell’altra compagnia germanica, quell’Air Berlin, che non naviga in buone acque e che gli ha già ceduto 40 aeromobili in wet lease, incluso i loro equipaggi quindi, e che si trova nel mondo Etihad (leggi: Air Berlin in difficoltà cede 40 aerei in wet lease a Lufthansa).
Sarebbe infatti in corso un dialogo tra l’ad di Alitalia Cramer Ball e il cfo Duncan Naysmith, sotto la regia di James Hogan, con i vertici di Air Berlin, per mettere a punto la fattibilità del piano che comporterebbe un aumento di capitale da 400-500 milioni al quale i soci di Cai (tra cui le banche ma anche Air France-Klm, ad oggi al 7,08%) non aderirebbero, diluendosi in una quota di netta minoranza (al 10-15%), e che potrebbe portare Lufthansa sino al 45% del capitale.
Un’alleanza che vedrebbe l’unione di un network da 198 destinazioni per Lufthansa, di 91 di Alitalia e 90 di Etihad. Con il grosso nodo delle alleanze, e del costo in caso di uscita, che vede il colosso tedesco capitanare Star Alliance, la più grande al mondo, e Alitalia trovarsi in Skyteam, con i “nemici” del vettore tedesco, ovvero Air France Klm.
Domani pomeriggio, presso lo studio legale Nctm di Roma, è in calendario un consiglio di Alitalia Cai presieduto da Luca di Montezemolo che dovrebbe analizzare l’operazione.