Anteprima Osservatori: il Bt nel digitale secondo HRS

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Su Missionline l’anticipazione della ricerca che HRS presenterà domani al TTGIncontri di Rimini, “Il Turista Digitale corre…l’Offerta rincorre“ , insieme ai curatori della ricerca stessa, ovvero l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of management del Politecnico.

Una ricerca che sottolinea come il mondo dei viaggi italiano stia crescendo soprattutto grazie al digitale, dove il segmento del business travel è uno dei protagonisti del settore.

IL BUSINESS TRAVEL

Dallo studio sponsorizzato da HRS risulta che le aziende utilizzano ancora le adv esterne (68%) per le prenotazione dei viaggi aziendali, anche se ormai i canali online sono patrimonio delle aziende  (81%), sia direttamente, sia tramite i tool messi a disposizione dalle agenzie. I self booking tool aziendali sono però utilizzati “solo” dal 19% delle aziende e i travel manager intervistati dichiarano di riscontrare vantaggi soprattutto per quanto riguarda la riduzione del tempo dedicato alla gestione delle trasferte.

Una tecnologia di cui Marco D’ilario, Managing Director HRS Italia dice: “i self booking tool rappresentano il futuro e ad oggi hanno registrato un tasso di penetrazione nel centro-nord Europa pari al 50%. HRS è integrata con i più diffusi self booking tool internazionali e con quelli sviluppati localmente da Tmc come Uvet e Cisalpina. Attraverso queste integrazioni, HRS migliora il contenuto disponibile sia per ampiezza degli hotel disponibili e per l’accessibilità a tariffe scontate, sia per la migliore customer experience dei travel manager e degli utilizzatori. Che possono godere anche di sistemi quali Cytric, ovvero l’integrazione con strumenti virtuali di pagamento e vat recovery e gli online mice management tool come meetago”.

Utilizzatori che spesso sono anticipatori rispetto alle aziende, grazie all’abitudine di utilizzo di strumenti leisure; al 42% delle aziende infatti sono arrivate richieste da parte dei propri dipendenti per poter utilizzare gli strumenti online, con solo il 25% di queste che permette l’utilizzo.

Questo perché due grandi trend individuati dal mondo travel, ovvero la Consumerizzazione e il bleisure, sembrano non rientrare (ancora)   tra le priorità dei travel manager italiani: solo il 5% delle aziende dichiara di gestire nel processo di prenotazione anche attività di svago o giorni extra-lavorativi in aggiunta ai viaggi di lavoro, con l’81% che dichiara come i dipendenti non ne abbiamo mai fatto richiesta, anche se il 14% ammette che i dipendenti spingono per introdurre il bleisure nella travel policy.

Comportamenti che inevitabilmente vanno a interessare la sharing economy, utilizzata ormai dal 14% delle aziende, in prevalenza per gli acquisti di pernottamenti (10%, leggasi AirBnB) e trasporti (4%, leggasi Uber).

Naturalmente importante per i Travel Manager l’utilizzo degli strumenti digitali per  il controllo della spesa (53%) e per una contabilizzazione chiara, veloce, trasparente ed efficace che permetta una riduzione considerevole dei tempi amministrativi (52%). Strumenti che sono i sistemi di pagamento elettronico (89%), i sistemi per la rendicontazione delle spese di viaggio (68%) e gli strumenti informatici in grado di monitorare e analizzare le spese dei viaggi/missioni (67%).

ACCOMODATION 

Il digitale naturalmente ha rivoluzionato anche il mondo dell’accomodation, soprattutto per quanto riguarda il Customer Care, attività realizzate nell’84% dei casi, con un cambio di modalità di utilizzo; dai questionari di qualità alle recensioni online.

Partendo da queste attività è alta la percentuale di alloggi che raccolgono informazioni sui clienti in formato digitale (84%) e inviano ai clienti informazioni utili in vista del loro arrivo (66%). È invece ferma al 23% la quota di strutture che contattano il cliente a ridosso del viaggio per offrire servizi aggiuntivi o upgrade.

Il 94% delle strutture si preoccupa di raccogliere riscontri e opinioni dai propri clienti tramite la lettura delle recensioni sui siti che le raccolgono (86%) o sui profili social (41%), a cui viene risposto nel 55% dei casi quando queste sono negative, e per il 45% in caso di recensioni positive. Il 45% incoraggia i clienti a pubblicare recensioni, mentre sembra perdere favore la pratica di chiedere ai clienti di compilare questionari di valutazione (25% nel 2016 contro il 31% dell’anno precedente).

bene il fatturato diretto, arrivato ormai al 43% del totale, grazie al fatto che aumentano le strutture che fanno attività promozionali online, ormai il 90%.

Per i pagamenti elettronici il 92% degli hotel gli accetta, mentre le strutture extra-alberghiere faticano ad adeguarsi. Solo il 57% degli agriturismi e dei B&B è in grado di accettare pagamenti elettronici, con un’accentuazione del problema nel sud del Paese (50%).

 

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