Motori diesel sì, motori diesel no. Ma il futuro sarà degli ibridi (ma diesel)

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Diesel sì, diesel no. Sappiamo quale campagna che potremmo definire terroristica ci sia stata in diverse città europee e statunitensi, soprattutto dopo il Dieselgate. E in Francia si parla sempre di più di togliere tutti i vantaggi fiscali, anche quelli per le imprese, da qui a cinque anni sul gasolio per arrivare a una “neutralità tecnologica e fiscale con altre forme di propulsione”, a seguito di un rapporto da 500 pagine della commissione parlamentare istituita dopo lo scandalo tedesco. Già il ministro dell’energia francese Ségolène Royal ha annunciato l’estensione ai veicoli a benzina dei vantaggi per le auto aziendali.

Una offensiva anti motori diesel che, invece, durante la  tavola rotonda a porte chiuse sul “Futuro del motore diesel”  alla Loccioni,  stigmatizza, sottolineando come di tornerà  far sì che i motori a gasolio rimangono i propulsori più avanzati tecnologicamente sul mercato tra quelli termici. Anche se produrre motori diesel costerà sempre di più a causa dei regolamenti antinquinamento sempre più stringenti (l’Euro6 in vigore dal 2015 e il post Euro6 dal 2020)

Bisognerà “impiegare iniettori capaci di dare un feedback alla centralina e di usare quantità di gasolio anche inferiori al milligrammo per ogni scoppio, afferma il capo dei motoristi di Volvo Johan Karlsson. Facendo andare le auto di segmento A e B  a gasolio fuori mercato. “Per sua natura il motore a gasolio è efficace alle alte temperature e su veicoli di massa cospicua, come i grossi Suvfino a oggi nei diesel di piccola cubatura abbiamo studiato dei sistemi che aumentassero artificialmente la temperatura di esercizio e rendere efficiente un sistema che altrimenti non lo è. Di fatto io e tutti i miei colleghi abbiamo combattuto contro le leggi della fisica. D’ora in poi non conviene più farlo” afferma Alberto Pisoni, contro system director di GM, che parla di un futuro Diesle-ibrido: “Con un diesel ibrido recuperiamo il 35% di carburante che altrimenti viene bruciato a vuoto, perché le auto non dispongono di sistemi di recupero dell’energia”. Ecco quindi che giro di 4 anni il mercato sarà invaso da diesel ibridi a prezzi accessibili. Mandando il plug-in in pensione anticipata.

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