A un anno di distanza dal dieselgate scoppiato proprio durante un altro Salone, ovvero quello di Francoforte, a Parigi, pur non mancando le supercar, vedi la nuova e bellissima Ferrari scoperta, e i concept, le protagoniste di una fiera super blindata sono stati proprio i veicoli elettrici. Malgrado ancora qualche casa non ci è creda veramente o semplicemente attenda che diventino veramente redditizi (vedi la nostra intervista a Gianluca Italia del gruppo Fca).
E iniziamo proprio con chi, quello scandalo, lo fece scoppiare, ovvero la Volkswagen che a Porte de Versailles ha portato una serie di auto elettriche, tra cui la Golf con autonomia di 300 km olà concept ID, che sta per Iconic Design.
A seguire la casa di Wolfsburg tutti gli altri costruttori tedeschi, con Bmw a presentare tutta la sua gamma i, dalla 3 alla 8, continuamente migliorate nelle autonomie, tra cui la limited edition, la supercar Plug-in Protonic Dark Silver, ma soprattutto Opel, che ha svelato la Ampera-e, un’auto a cinque posti iperconnessa che stupisce con ben 500 chilometri di autonomia, e Mercedes che, per stessa ammissione di Eugenio Blasetti, pr di Mercedes-Benz, questo è Un “Salone di svolta per noi. Siamo partiti per primi a vendere un’auto elettrica nel 2007 con la Smart e oggi lanciamo un marchio nuovo che al pari di Amg, indicherà chiaramente che cosa offriamo. Si tratta di EQ, intelligenza elettrica, e sotto questo ombrello venderemo anche offerte di ricarica e accumulatori, che servono per ricaricare velocemente le auto”. Inoltre, da chi domina da anni la Formula Uno non poteva mancare una ipercar, “lo ha detto proprio qui il responsabile ricerca Amg: presto lanceremo una ipercar da sogno che unirà i due mondi, una il 1.6 con da mille cavalli della Formula Uno unito a uno o più motori elettrici” spiega Blasetti. E visto cosa ha portato qui Amg (vedi foto) non si fa fatica a credergli…
Ma, essendo a Parigi, non poteva mancare la Renault, pronta a dedicare un intero grande spazio alla sua vasta gamma di auto elettriche, dalla Zoe alla Twizy, alla Leaf della sua alleata Nissan, nonché dei concept che stupiscono. Insieme alla vicina Citroen.
E se la Tesla non è più una novità, anche se qui presenta la Model S restilizzata, la X sport e mostra l’intero sistema di propulsione a “nudo” nel suo stand (in attesa della Model 3), Jaguar Land Rover scopre le sue future carte elettriche mettendo in bella vista nel suo stand la nuova monoposto di Formula E. Dai costruttori giapponesi e coreani la solita ondata di ibride, con Kia, Hyundai, Lexus e Toyota che, naturalmente nei saloni come questo porta anche la sua tecnologia all’idrogeno.
E a credere nell’elettrico anche i promotori della fiera parigina che, per il 5 ottobre prossimo, nel pieno della manifestazione, hanno organizzato il Mondial Innovation Forum, un momento di incontro di 300 player del settore, alcuni dei quali parleranno in una sessione plenario delle auto del futuro.
Tra cui ovviamente le Auto elettriche e Phev che vedono, ad oggi, il mercato statunitense il più importante secondo il Global EV out l’ok 2016 dell’International Energy Agency. Non per nulla Tesla è nata qui, ma anche la Volt, la antesignana della Ampera-e, con un totale di immatricolazioni nel 2015, di 404.090 seguito, per qualcuno una vera e propria sorpresa visto i livelli di inquinamento delle metropoli cinesi, dalla Cina, con 312.290 e dal Giappone, con 126.400 al terzo posto.
Tra i paesi più virtuosi l’Olanda, dove, sarà un caso?, Tesla ha il centro di assemblaggio in Europa, con 87.530 immatricolazioni, la Norvegia, a quota 70.820, la Francia, e anche qui i costruttori hanno un peso, con 54.290, il Regno Unito, 49.670, e la Germania, a 49.220 immatricolazioni. L’Italia, in fondo alla classifica con 6.130 immatricolazioni supera , ma di poco, l’India e la Spagna.