Nonostante la crisi mondiale non sia ancora superata e i vari venti di guerra che si accendono in diverse regioni del mondo, i viaggi di lusso continuano a crescere. Il lusso piace anche in Tv e sul web, anche se non sempre le reazioni sono positive (eufemismo per dire che vi sono state rivolte sul web contro le pagine #richkids su Facebook e Instagram, o anche contro il docu-film andato in onda su Rai2 qualche giorno fa, situazione riassunta perfettamente da Valentina Baldisseri su CorriereTV), anche se, vedendo i numeri della ricerca che l’Istituto Tourism Economics (Oxford Economics Group) ha realizzato per Amadeus, il vero lusso è quello che non di mostra. E che gira il mondo. Per turismo e per affari.
I dati raccolti da Amadeus Travel Intelligence tra il 2001 e il 2015, mostrano infatti una crescita maggiore del mercato, a più 4,5% nei viaggi oltreconfine rispetto al 4,2% del resto del mondo dei viaggi, e le prenotazioni di alberghi pluristellati sono cresciute del 7%. Il Nord America e l’Europa Occidentale costituiscono il 64% dei viaggi oltreconfine di business o prima classe, nonostante compongano solamente il 18% della popolazione globale.
“In Europa i viaggi in business class fra il 2011 e il 2015 hanno visto un declino, probabilmente dovuto all’austerity degli ultimi anni. Sul lungo raggio invece la richiesta di voli in business class è rimasta costante, con l’Asia che ha recentemente sperimentato il più grande aumento delle prenotazioni dei voli in questa classe. Il mercato del lusso in Cina si trova invece in un contesto di regolamenti molto limitanti. I serrati controlli anti-corruzione fanno sì che meno persone vogliano essere percepite come ultra-benestanti. Il report evidenzia una stabile crescita del 2,8% anno su anno dei viaggi tramite jet privato nell’Europa Occidentale. L’Italia, in linea con il resto d’Europa, ha confermato un trend positivo. Nei prossimi dieci anni il tasso di crescita dei viaggi di lusso oltreconfine si prospetta essere del 6,2%, quasi un terzo superiore al resto del mondo dei viaggi (4,8%)” sottolinea commenta, amministratore delegato e direttore generale di Amadeus Italia.
Il luxury travel rispetto alle prenotazioni alberghiere continuerà ad espandersi del 4% dal 2015 al 2022, e rispetto ai viaggi in business e prima classe di lungo raggio, la predominanza di Europa Occidentale, Usa e Canada continuerà fino al 2025, con la Russia si riprenderà dalla recessione degli anni 2013-2015, e sperimenterà un tasso di crescita del 9%,. Tra i bric stop ai viaggi di lusso in Brasile, mentre continuano a crescere India e Cina, così come, ça va sans dire, nel Medio Oriente e nel Golfo in particolare.