“Un anno vissuto pericolosamente” quello di Lufthansa, che proprio nel giugno 2015 ha lanciato la sua strategia basata sull’Ndc di Iata, che ha portato ad applicare una fee di 16 euro a ogni prenotazione fatta via gds. Una nuova strategia distributiva che avrà il suo compimento nel 2019 come sottolineato dalla stessa compagnia, con una nuova interazione con i clienti.
Lo ha detto durante l’Aviation Festival di Londra della scorsa settimana Johannes Walter, recentemente diventato head of distribution and global market management, e lo ha ribadito anche la Vice president sales Europe di Lufthansa Group Heike Birlenbach, che ha partecipato la scorsa settimana al cambio della guardia ai vertici del gruppo Lufthansa in Italia (leggi: Lufthansa in Italia – Auf Wiedersehen Thomas, Wilkommen Steffen)
Malgrado non siano stati dati numeri ufficiali di un calo di prenotazioni via gds e un aumento di prenotazioni dirette, Walter ha sottolineato il grande balzo tecnologico che il gruppo sta avendo grazie a questa decisione: “Ben 17 technology provider si sono connessi direttamente alla nostra piattaforma distributiva, creando così un ambiente per le prenotazioni che bypassano qualsiasi intermediazione, e lo stesso è stato con ogni grande consolidatore in Germania e ben 1500 agenzie Iata in tutto il mondo”. A queste si sono aggiunte le aziende tedesche come Siemens e Volkswagen, come ci aveva anticipato Birlenbach. “Nel corso di quest’anno continueremo a creare soluzioni distributive multiple a cui seguirà una piattaforma di revenue management per dinamicizzare ancora di più l’offerta” spiega Walter. Con l’obiettivo di arrivare, nel 2018 o nel 2019 la “customer-interactive distribution”.
Una strada che, come visto, è già stata imboccata da altri anche se un po’ sottotraccia, come British Airways (leggi: Anche British Airways sperimenta l’Ndc e lo fa con Kayak) , a cui però, come sottolinea Walter, “se ne aggiungeranno presto anche altre”.
“Oltre alle grandi aziende clienti abbiamo interfacciato importanti distributori di viaggi (Thomas Cook o Tui Svizzera ad esempio, ndr) , è un passo importante del percorso verso un altro contesto di distribuzione nel trasporto aereo” commenta l’executive vp sales del gruppo Jens Bischof.
La nuova tecnologia è stata sviluppata con chi…questa tecnologia non la vorrebbe, ovvero proprio con un gds, con Amadeus, che parla per bocca di Guido Haarmann, vice president Airline It “Per noi fornitori di tecnologie di viaggi, le compagnie aeree del gruppo Lufthansa sono clienti molto importanti e partner innovativi quando si tratta di cerare il nostro portafoglio di soluzioni It per i vettori”. Un gruppo che è stato anche il principale azionista del gds europeo.