Noi come testata giornalistica, e per di più italiana, non ci schieriamo. Però, parlando di business travel, secondo un’intervista rilasciata in Florida recentemente, Hillary Clinton, candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti, avrebbe l’intenzione di ampliare le regole del pre check del TSA (o TSA Pre✓®) ora riservato agli americani, anche ai viaggiatori frequenti europei, ovvero ai molti business traveller che viaggiano tra le due sponde dell’Atlantico.
Con ogni stato che vorrà accedere a questa velocizzazione dei controlli che avrà una sua specifica procedura, stato che dovrà “garantire l’identità e i dati dei loro viaggiatori, oppure non se ne farà nulla” ha sottolineato la Clinton.
Donald Trump, invece, è più incline a rafforzare i controlli di frontiera, soprattutto da chi proviene dai paesi arabi o è di questa etnia. Anche se su questo argomento non si è ufficialmente schierato.
Insomma nessun endorsment da Missionline, per quello che può contare…, ma un’idea ce la siamo fatta anche noi, malgrado, tra il miliardario con un Superio piuttosto spiccato e la front runner di tanti miliardari a stelle e strisce con una lunga carriera, e non solo come moglie, nell’amministrazione federale, forse così tanta differenza non c’è. Ma, almeno nel Bt, pare proprio di sì…
