E’ stato perentorio ieri Luca Cordero di Montezemolo, presidente Alitalia, all’audizione alla Camera sull’andamento dell’ex-compagnia di bandiera: “Alitalia perde 500 mila euro al giorno, ma entro il 2017 i conti saranno in pareggio. Non bisogna però scherzare col fuoco: basta ai privilegi di piloti e hostess”.
Montezemolo, uno che di privilegi se ne intende,spalleggiato dall’ad australiano Cramer Ball di fronte alla Commissione Trasporti della Camera, fa una manovra distensiva con i sindacati dicendo che “spero prevalga il senso di responsabilità dopo uno sciopero non responsabile”, che ha fatto cancellare alla compagnia 142 voli.
L’oggetto del contendere i voli gratuiti per chi non abita in Italia a Roma e Milano o “anche all’estero” sottolinea il vettore che, con Ball aggiunge “ma noi però dobbiamo pure pagare le tasse su quei voli e alla fine dell’anno sono tanti soldi che mettiamo a bilancio. Nessuna compagnia straniera offre privilegi del genere. Per questo stiamo chiedendo ai nostri dipendenti di pagare queste tasse”. Naturalmente i sindacati non ci stanno e chiedono “un confronto”.
Naturalmente i due hanno anche snocciolato i, netti, miglioramenti delel perfomance della Nuova Alitalia: la puntualità dei voli e all’88%, oltre il 90% di soddisfazione dei clienti e il 76% il load factor.
Il rosso è ancora pesante, 381 milioni a maggio 2016 ma in calo rispetto al 2015 con una chiusura d’anno stimata a meno 200 milioni. “Quest’anno investiremo 400 milioni. Vogliamo crescere sul lungo raggio per alimentare il traffico interno su Milano e Roma” dice Ball. E finalmente tornare in nero.