Michael W. McCormick, direttore esecutivo e Coo della Global Business Travel Association (GBTA), ha espresso la voce ufficiale del settore del business travel in riferimento ai risultati del referendum britannico, che ha visto i cittadini del Regno Unito scegliere di uscire dall’Unione Europea.
“L’esito del referendum britannico annuncia un periodo di cambiamento all’interno della Ue. Durante questa fase di transizione, Gbta e i suoi partner sparsi per il Vecchio continente e lo stesso Regno Unito continueranno nella loro opera di formazione sull’impatto che tale evento avrà per il settore dei viaggi d’affari. Non solo: continuerà a difendere gli interessi dei suoi associati in giro per il mondo”.
La nota della Gbta aggiunge anche che “mentre è impossibile valutare con immediatezza le implicazioni della Brexit sulle economie di Regno Unito e Unione europea e sulle relazioni internazionali, l’associazione mantiene il suo impegno a perseguire i suoi principi cardine: assicurarsi che i business traveler mantengano libertà di movimento, che il business non sia interrotto, che le infrastrutture correlate al settore rimangano efficienti e che gli accordi bilaterali tra i paesi che facilitino spostamenti sicuri tra Paesi (come quello tra Usa e Ue sull’esenzione dai visti) continuino a rimanere in vigore. In occasione dei futuri accordi tra l’Unioe europea e il fuoriuscito Regno Unito, Gbta vigilerà e sosterrà qualunque misura che renda più facile e sicuro il business travel”.
Con sede principale a Washington, Gbta opera in 6 continenti ed è composta da oltre 8.000 associati di tutti i continenti con 28.000 professionisti del business travel, che annualmente gestiscono un giro d’affari di 345 miliardi di dollari.