Ce lo aveva sottolineato allo scorso Salone di Ginevra Roberto Lonardi, Direttore relazioni esterne di Volvo car Italia: “…siamo universalmente riconosciuti come i più avanti”, grazie alla nuova Xc60 con la quale la casa svedese di proprietà cinese, la Geely, ha iniziato una rivoluzione che si è vista nella V90 e nella nuova Xc90. Così Volvo ha “una gamma premium che è benchmark di mercato, soprattutto per quanto riguardo i contenuti tecnologici” dice Lonardi (leggi: Il rilancio in grande stile di Volvo ce lo racconta Lonardi) .
Contenuti tecnologici che vuol dire anche elettrico, visto che ha annunciato l’obiettivo di vendere un milione di auto elettrificate entro il 2025, “con almeno il 10% nei prossimi 4/5 anni saranno ibride (con un paio di versioni a doppia propulsione per ogni modello, ndr). E dal 2019 avremo anche un nuovo modello completamente elettrico” ricorda Lonardi, mentre Håkan Samuelsson, presidente e Ceo della Casa svedese sottolinea come: “Il nostro è un obiettivo ambizioso , sarà una sfida, certo, ma Volvo vuole essere protagonista di questo orientamento generale verso l’elettrificazione”.
Ma innovazione per Volvo vuol dire anche auto a guida autonoma, con l’obiettivo di “zero incidenti dal 2020”, con il progetto denominato appunto Vision 2020, come detto in una recente intervista Michele Crisci, il numero uno di Volvo Car Italia, che aggiunge: “Con il nuovo Pilot assist che abbiamo presentato a Ginevra è possibile far guidare l’auto in autostrada in maniera autonoma fino a 130 km/h, mentre prima operava solo a 50 all’ora”.
Volvo continua a investire in Ricerca e sviluppo nei nuovi siti produttivi, come un secondo in Cina e uno in South Carolina, nel 2018, ma anche in quelli classici, come quello di Goteborg: “con l’obiettivo di vendere 800 mila vetture entro il 2020” dice Crisci, mentre in Italia “nel 2015 ne abbiamo vendute 16400 e puntiamo alle 17mila nel 2016, grazie a una rinnovata Rete di concessionari; ad oggi una sessantina, con 90 show room, 120 officine e 60 riparatori autorizzati”.