Si cominciò con i nomi delle aziende, poi con i marchi, nell’era del web con le url dei siti… Ora con i social negli States si è arrivati alla registrazione degli hashtag, ovvero singole parole o brevi frasi precedute dal simbolo ‘#’ utilizzate social e in Twitter e in Instangram in particolare.
Questa “novità” è partita, come sempre, dagli Stati Uniti, dove i brand americani stanno iniziando a richiedere i diritti per gli hashtag più famosi. Nel solo 2015 sono state, infatti, 1.398 le richieste arrivate all’Us Patent and Trademark Office, arrivando alle 2800 in totale. Naturalmente non tutte le richieste sono stata accolte e soprattutto le limitazioni riguardano solo esclusivamente per i competitor del brand proprietario e non in generale.
Lo evidenzia il report “#CanWeTrademarkIt?” presentato dalla Thomson Reuters dove si legge che gli hashtag riguardanti abbigliamento e calzature sono quelle più comuni, sia quelli riguardanti un marchio in particolare come #everydaymadewell del brand Madewell (oltre47mila post su Instagram), sia quelle più generali come #letyourselfgo di Hudson.