Dopo tanti tira e molla il Governo ha deciso di mettere la fiducia sulla Legge che prevede l’Omicidio stradale, con pene che, con le aggravanti, possono arrivare fino a 18 anni.
L’ok dal Senato è finalmente arrivato dopo ben cinque letture, con la soddisfazione della Associazioni contro i crimini della strada e del Premier Matteo Renzi che, sul suo profilo Twitter ha scritto ” Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale è legge.#finalmente“.
Confermato il reato di omicidio colposo per chi uccide alla guida di un veicolo: la pena prevede la reclusione da un minimo di 2 ad un massimo di 7 anni, che sale a 8 e 12 anni per coloro i quali risulteranno alla guida in stato di ebbrezza alcolica grave o ancora in stato di alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. La pena può comunque aumentare ulteriormente della metà se a morire è più di una persona, ed in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere. Ipotesi più grave di omicidio stradale verrà applicata ai camionisti ed agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l contro l’1,5 g/l per i normali conducenti, o per chi fugge dopo l’incidente, caso in cui scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi.
La pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. “Finalmente l’omicidio stradale è legge. Per le famiglie delle vittime abbiamo la certezza della pena. Ora siamo pronti a lavorare anche sulla prevenzione”ha esultato il deputato Pd e Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta.