Nel mondo delle flotte aziendali e della mobilità connessa, dove ogni chilometro è tracciato e ogni veicolo diventa una fonte preziosa di dati, il rispetto della privacy non è più un optional. È una responsabilità. E Webfleet, la piattaforma di gestione flotte firmata Bridgestone, lo sa bene: da oltre 25 anni, oltre alla raccolta intelligente dei dati, mette al centro la tutela di chi quei veicoli li guida ogni giorno.
Un’attenzione, la loro, che oggi più che mai fa la differenza. Secondo l’ultima ricerca condotta proprio da Webfleet sulla digitalizzazione delle flotte, il 34% dei professionisti del settore teme che i sistemi di localizzazione e tracciamento possano ledere la privacy dei lavoratori. Un timore non infondato, soprattutto quando la tecnologia viene adottata senza una reale comprensione delle normative, o peggio ancora, ignorandole.
Lo dimostra un caso recente tutto italiano: una sanzione da 50.000 euro inflitta dal Garante della Privacy a un’azienda sarda, colpevole di un utilizzo scorretto dei dati raccolti dai veicoli. Una vicenda che ha riacceso il dibattito su un tema troppo spesso sottovalutato e che, in realtà, può avere conseguenze gravi – non solo economiche, ma anche legali.
L’impegno di Webfleet per la privacy
Webfleet, però, ha scelto un’altra strada: quella della trasparenza e della formazione. La sua piattaforma – usata da grandi realtà ma anche da piccole e medie imprese – non solo rispetta gli standard più avanzati in tema di sicurezza dei dati (certificazione ISO 27001:2017 in primis), ma offre strumenti concreti per aiutare i fleet manager a muoversi in un panorama normativo sempre più complesso.
Uno di questi è il nuovo vademecum sulla geolocalizzazione e la privacy, un documento pratico, aggiornato al GDPR e allo Statuto dei Lavoratori, pensato per chiarire ruoli, responsabilità e buone pratiche. L’obiettivo? Aiutare le aziende a usare la tecnologia in modo etico e legale, senza rinunciare all’efficienza operativa.
“Gestire correttamente i dati è una sfida quotidiana – spiega Maurizio Di Blasio, Senior Sales Engineer di Webfleet – ma è anche un dovere verso i nostri clienti e verso tutti coloro che ogni giorno lavorano su strada. Grazie a un’infrastruttura solida e al nostro know-how, siamo in grado di offrire una protezione completa, dalla raccolta fino alla conservazione del dato”.
La strada verso una mobilità sempre più connessa è ormai tracciata. Ma solo chi saprà percorrerla con consapevolezza e rispetto potrà davvero dire di guidare il futuro.