Alla BIT 2025 ho avuto il piacere di parlare con Lorenzo Lagorio, Country Manager per l’Italia di EasyJet. Lorenzo ci ha parlato della visione di EasyJet sul futuro del settore aereo, in particolare dell’apertura di due nuove basi in Italia, a Linate e Fiumicino, in seguito all’accordo tra Lufthansa e ITA Airways. EasyJet, come compagnia aerea “Remedy Taker”, avvierà una serie di rotte pensate per garantire la concorrenza nel corto e medio raggio.
Lorenzo ha anche discusso di come EasyJet si stia preparando a fronteggiare le sfide future del mercato aereo, come la sostenibilità e l’evoluzione della domanda. Non sono mancati i riferimenti anche al segmento business, in forte crescita, e alla flessibilità richiesta dai viaggiatori.
Come vede EasyJet il futuro del settore aereo nel 2025 e quali sono gli obiettivi principali per l’azienda nei prossimi anni?
Quest’anno abbiamo annunciato che apriremo due basi nuove in Italia, a Linate e a Fiumicino. Questo per effetto nell’operazione che c’è stata tra Lufthansa e ITA Airways per cui EasyJet è stata selezionata come la compagnia aerea Remedy Taker nel corto a medio raggio.
Per questo noi apriremo tutta una serie di rotte remedies concordate con la Commissione europea per fare in modo che ci sia concorrenza con Lufthansa e Ita per cui per esempio la Milano sarà la Milano-Bruxelles, Milano-Francoforte, Milano-Vienna, Malpensa-Amburgo, Malpensa-Düsseldorf, da Roma invece la Roma-Amburgo, Roma- Francoforte, Roma-Monaco, Roma-Zurigo, Roma-Bruxelles. Queste rotte sono inedite per noi e vi opereremo da fine marzo per cui dall’inizio della stagione summer in avanti.
Dopodiché però avendo avuto un numero importante di slot su Linate come conseguenza di questa operazione abbiamo la possibilità di avere una base a Linate da cui opereremo complessivamente 21 rotte, 16 nuove, 5 già operate. Oltre a quelle sopra citate ci sono una serie di rotte verso città europee come Barcellona, Birmingham, Edinburgo, Manchester, Lisbona, Oslo, Lussemburgo, Copenaghen e rotte più leisure in vista dell’estate verso la Croazia, Spalato, la Corsica, piuttosto che Ibiza, Palma di Maiorca e Tenerife.
C’è un mix di rotte sia per il business sia per il leisure, ovviamente Linate è un rapporto strategico soprattutto per il business, già oggi quasi un terzo dei nostri clienti di Linate è un cliente business e in prospettiva immaginiamo che con queste rotte questa percentuale
possa aumentare ulteriormente.
In che modo Easyjet si sta preparando ad affrontare le sfide del mercato aereo futuro, inclusi fattori come la sostenibilità e l’evoluzione della domanda dei passeggeri?
Sul tema della sostenibilità da anni Easyjet lavora con consapevolezza, in quanto in prospettiva non avere una strategia credibile sulle missioni sulla sostenibilità rischia di compromettere la sostenibilità del modello di business di per sé. Per cui nel 2022 abbiamo annunciato una roadmap che prevede l’utilizzo combinato di una serie di leve per ridurre le emissioni per passeggero, il nostro indicatore principale sulla sostenibilità.
Queste leve sono molteplici, si parte dal fatto che Easyjet ha una flotta moderna che viene continuamente rinnovata dove c’è sempre di più una componente di Airbus Neo, aeroplani di nuova generazione che hanno un minore impatto in termini di emissioni, nonché continue innovazioni tecniche sugli aeroplani che consentono di risparmiare carburante e di ridurre le emissioni. Stiamo iniziando in via sperimentale, ma diventerà poi una cosa a regime dall’anno prossimo, a utilizzare i SAF, i carburanti sostenibili e abbiamo accordi in diversi paesi europei, tra cui in Italia con E-Live per la fornitura di SAF nei prossimi anni. Stiamo lavorando con vari fornitori di servizi di navigazione come E-Live in Italia, ma anche gli altri corrispettivi europei per cercare di rendere più efficiente lo spazio aereo, perché lo spazio aereo inefficiente sicuramente è un driver di maggiori emissioni che non sono necessarie.
Oltre a questi aspetti che sono più di breve e medio termine, stiamo anche lavorando nel lungo termine per capire quella che è l’aviazione del futuro, per cui noi abbiamo puntato molto insieme ad Airbus, sullo sviluppo dell’aeroplano idrogeno. E al di là delle criticità che ci sono tecnologiche e anche infrastrutturali, quella è una strada che noi pensiamo sia molto importante per garantire una reazione di corto e medio raggio che sia sostenibile nel lungo termine e che sia veramente a emissioni zero. Nel medio e breve termine però ci sono da fare reazioni più tattiche ed efficaci per ridurre le emissioni. Dopodiché però l’aviazione non è solo quello, sicuramente stiamocercando di innovare dove possibile, rendere l’esperienza dei nostri passeggeri sempre più fluida, usare la tecnologia in tutte le fasi della customer experience, dalla prenotazione alle fasi in aeroporto, all’imbarco, alla gestione post volo. In tutto questo la tecnologia è un elemento assolutamente di semplificazione e stiamo cercando di essere all’avanguardia su tutti i fronti che servono per rendere più easy appunto la vita dei nostri clienti. In prospettiva renderemo possibile per esempio il faceboarding, che è una cosa su cui si sta lavorando, e questo sarà grazie alla collaborazione che già oggi stiamo avviando con gli aeroporti.
Come Easyjet sta rispondendo alla crescente domanda di viaggi business in un contesto di ibridazione tra lavoro e maggiore flessibilità?
Per noi il traffico business è da sempre molto importante perché Easyjet ha come caratteristica principale lo sviluppo su aeroporti principali, per cui il nostro mestiere è sempre stato quello di collegare i principali aeroporti in Europa.
Voliamo da Milano, Linate e Malpensa a Parigi, Orly e Charles de Gaulle, gli aeroporti principali dell’una e dell’altra città. Amsterdam, Lisbona, Londra, Gatwick sono tutti aeroporti dove prevalentemente competiamo con le compagnie tradizionali, le
compagnie legacy e con le quali competiamo per acquisire il traffico business. Dopodiché il nostro modello è un modello opposto, ma assolutamente compatibile con le esigenze del traffico business, soprattutto di quel traffico business che è anche sensibile al dato prezzo.
Noi oggi abbiamo queste nuove remedy routes di cui ti parlavo prima, sono routes su cui sicuramente contiamo di sviluppare molta domanda business, domanda business point to point, per capirci noi contiamo di acquisire un’importante quota di mercato su Milano-Francoforte, Roma-Francoforte, Bruxelles e perché? Perché noi andremo a catturare la quota di mercato business che si muove tra queste città, ovviamente non siamo interessati invece a quella parte di mercato business che va in prosecuzione, che immagino continuerà a volare invece con Lufthansa e con i nostri concorrenti legacy. Però abbiamo un prodotto in termini di programma di voli, in termini di frequenze, in termini di orari che cerca di essere il più possibile business friendly, per cui si adatta alle esigenze del segmento business. Abbiamo un programma che si chiama Jet Plus, che di fatto è una tessera che garantisce al possessore una serie di benefici aggiuntivi, per esempio con quella tessera oltre al posto in automatico hai il fast track in aeroporto, il posto assegnato, il bagaglio a mano grande, tutta una serie di benefits che sarebbero importanti per la clientela business.
Recentemente abbiamo lanciato un programma di abbonamento per le aziende, che prevede per ogni 10 tessere acquistate una gratis, per cercare di spingere le aziende ad acquistare questa tessera e fare in modo che i loro dipendenti che viaggiano per business siano fidelizzati all’offerta di Easyjet.