business travel 2024

Business Travel: dati e analisi dall’Osservatorio del Politecnico

Riassetto delle trasferte aziendali nel 2024, con un incremento delle stesse del 3% rispetto all’anno precedente

L’appuntamento annuale del Travel Innovation Day del Politecnico di Milano, offre dati illuminanti sull’andamento del Business Travel, in Italia e nel mondo. Dalla ricerca dell’Osservatorio Business Travel 2024, presentata ieri, giovedì 30 gennaio, si evince un riassetto delle trasferte aziendali nel 2024, con un incremento delle stesse del 3% rispetto all’anno precedente. Dei 31,2 milioni di viaggi di lavoro realizzati dal mercato italiano, ben 22,9 milioni si sono svolti sul territorio nazionale (+3%). Anche i viaggi internazionali hanno mostrato segnali di ripresa, seppur contenuti (+2%), mentre i movimenti extra-europei (-3%) hanno subito un calo.

In questo contesto, Cisalpina Tours analizza le caratteristiche dei prezzi dei principali servizi usati dai viaggiatori d’affari, come treni, aerei e hotel. I trend osservati sono il risultato di fattori di mercato legati alla situazione economica globale e all’attenzione crescente delle aziende alla gestione efficiente dei viaggi, soprattutto da parte dei clienti della travel management company del Gruppo MSC.

I treni per Business Travel

Il settore ferroviario ad esempio rappresenta un segmento importante per le trasferte nazionali e gli obiettivi di sostenibilità. Dopo gli incrementi significativi registrati nel 2022 e 2023, ha mantenuto livelli elevati anche nel 2024. La sua fortuna è dovuta principalmente all’introduzione di servizi premium e all’ampliamento delle tratte, che hanno migliorato l’esperienza del viaggiatore d’affari, giustificando così una maggiore disponibilità di spesa da parte delle imprese.

L’ospitalità vista dal Politecnico

Nel settore alberghiero, la tariffa media per un pernottamento durante una trasferta di lavoro è rimasta stabile, con lievi variazioni per gli hotel 3 stelle e un aumento del 2% per gli hotel 4 stelle, dovuto a una maggiore domanda per strutture con servizi di qualità superiore. L’andamento del servizio hospitality è influenzato da eventi come la ripresa del settore MICE (Meeting, Incentive, Convention, Exhibition) e dall’aumento delle trasferte brevi e regionali.

In cielo, volare per Business Travel

Il comparto aereo, che serve 800 aziende clienti per circa 2 milioni di transazioni all’anno, sembra avere lo stesso destino del settore ferroviario, con un 2024 stabile, dopo l’incremento vertiginoso della post-pandemia.

Giorgio Garcea, chief commercial & operations officer di Cisalpina Tours, ha commentato

«È chiaro che il 2024 sia stato un anno di normalizzazione: le tendenze di average ticket pricing stabilitesi sul netto equilibrio rispetto all’esercizio precedente rappresentano la prova lampante, ma mi preme sottolineare come, per quanto ci riguarda, non sia legato a drastici cambi di travel policy nella scelta dei servizi. Piuttosto, è merito di una consulenza mirata e pronta a rispondere tempestivamente alle aziende. E aggiungo, essendo supportata da strumenti di business intelligence e tecnologie di monitoraggio della dinamicità tariffaria».

Secondo l’Osservatorio Travel Innovation, nel 2025 si prevede che queste tendenze continueranno a rafforzarsi, con un’attenzione sempre maggiore all’innovazione e alla digitalizzazione dei servizi per i viaggi d’affari, oltre a un focus centrale sulla sostenibilità.

Previsioni Business Travel per il nuovo anno

Per l’anno in corso, si prevede una crescita del 2% della spesa del business travel nel mercato italiano. Procede con moderazione il settore, che punta a raggiungere i 22,6 miliardi di euro, spinto dalla stabilizzazione delle tariffe e dalla crescita delle PMI (Piccolo Medie Imprese), protagoniste nel panorama dei viaggi d’affari. La dinamica di normalizzazione è accompagnata da un’accelerazione nell’adozione di tecnologie innovative. Il 24% delle aziende  infatti utilizza già sistemi di intelligenza artificiale per ottimizzare l’organizzazione delle trasferte. Un dato incoraggiante, sintomatico dell’urgenza di accogliere il cambiamento che, come un elefante nella stanza, non può essere ignorato.

L’intelligenza artificiale

Un’azienda su quattro in Italia ha già sperimentato l’automazione derivante dall’AI nell’analisi dati predittiva e nell’operatività.

All’altro capo della corda però, come in un tiro alla fune, troviamo le strutture ricettive, meno inclini all’apertura a quest’innovazione.

Tra gli avanguardisti tuttavia troviamo strutture che utilizzano strumenti come Alexa Smart Properties ai fini della personalizzazione del servizio. Un’esigenza che i viaggiatori leisure o BT richiedono sempre con maggiore veemenza.

Ma non è finita qui perché nel mercato statunitense Open AI ha lanciato un’altro mutante, Operator. Con 200 dollari al mese, un agente di viaggio virtuale organizzerà interamente il vostro viaggio, previa analisi di tutte le vostre esigenze. Per qualcuno potrebbe rappresentare il timore di vedersi spodestato dal proprio ruolo, ma se impariamo a dialogare con l’intelligenza artificiale potrà diventare una mano funzionale e non una acerrima nemica.

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