Che differenza c’è tra il mondo delle idee e il mondo sensibile? La sfera del possibile. Ed è questa possibilità che impedisce una realtà specchiata tra desiderata e concreto. Il World Travel & Tourism Council (WTTC) ha presentato al FITUR 2025 di Madrid il suo ultimo report Bridging the Say-Do Gap: How to Create an Effective Sustainability Strategy by Knowing Your Customers, esplorando il divario tra il desiderio dei viaggiatori di opzioni sostenibili e il loro comportamento effettivo.
La soluzione per colmare questo gap sembra essere quella di offrire viaggi sostenibili più accessibili e attraenti, bilanciando la crescita economica e la responsabilità ambientale.
Lo studio World Travel & Tourism Council
Lo studio, basato su un sondaggio a cui hanno risposto oltre 10.000 persone, ha suddiviso i viaggiatori in sei segmenti di consumatori, che vanno dagli eco-consapevoli Hopeful Worriers ai disinteressati Climate Change Agnostics.
Secondo i dati, le prime discriminanti di viaggio rimarrebbero il costo e la qualità, superando le considerazioni sulla sostenibilità. In tutti i segmenti di consumatori, più del 50% afferma che il costo è il fattore più importante che influenza le decisioni di acquisto, mentre circa il 30% dà priorità alla qualità.
La sostenibilità, al contrario, è un fattore primario solo per una piccola minoranza, che va dall’11% al 7%, anche tra i gruppi più consapevoli dal punto di vista ambientale.
Un ruolo altrettanto importante di questi tempi lo gioca la pubblicità, tradizionale o social, che nel caso specifico della sostenibilità è praticamente nulla. Più del 10% dei rispondenti ha dichiarato di non essere mai stato esposto a messaggi sulla sostenibilità.
Coerenza d’intenti
Julia Simpson, Presidente e CEO del WTTC, ha dichiarato: “I viaggiatori si preoccupano della sostenibilità, ma quando si tratta di acquistare viaggi, costo e qualità sono la priorità. I clienti si aspettano che le aziende creino opzioni sostenibili accessibili. Ma molte aziende del WTTC ispirano il cambiamento, sia che si tratti di rigenerare le barriere coralline o ridurre gli sprechi alimentari. I clienti si impegnano con i marchi che hanno valori forti.”
“Sono felice di collaborare con YouGov per un lavoro così cruciale. Chiudendo il divario tra ciò che si dice e ciò che si fa, non solo proteggiamo il pianeta, ma garantiamo esperienze più gratificanti per i clienti e un futuro più luminoso e resiliente per il nostro pianeta.”
Come incentivare il turismo sostenibile
Sono sette le raccomandazioni chiave per aiutare il settore a colmare questo divario, invitando le aziende a dare l’esempio, collaborando ove possibile con altre aziende e con i governi su iniziative sostenibili.
Innanzitutto è necessario assicurarsi che le opzioni ecologiche siano semplici e convenienti per i consumatori, incentivandone la scelta introducendo programmi di ricompensa per incentivare l’azione.
Anche il marketing, che si serve della profilazione utente per parlare direttamente ai valori e alle necessità dei consumatori individuali, ha dimostrato di aumentare significativamente il coinvolgimento tra i vari segmenti.
Intrepid Travel etichetta gli itinerari dei suoi viaggi con l’impatto del carbonio, Iberostar utilizza la tecnologia AI per ridurre gli sprechi alimentari, Hilton ha equipaggiato oltre 1.800 hotel con punti di ricarica per veicoli elettrici, con quasi un terzo delle sue proprietà in EMEA alimentate interamente da energia rinnovabile.
Poiché l’azione climatica diventa un imperativo piuttosto che una scelta, questo report fornisce alle aziende gli strumenti e le intuizioni necessarie per prosperare in un mondo in rapido cambiamento.