Ryanair contro le tasse

Ryanair contro l’aumento delle tasse comunali, “limitano la crescita”

Il Ceo della compagnia aerea numero 1 in Italia ha puntato il dito contro il previsto aumento dell'addizionale comunale che graverà sui passeggeri, che limiterà gli investimenti Ryanair in Italia

Ryanair contro le tasse comunali che gravano sui passeggeri. La compagnia aerea irlandese, da tempo presente capillarmente in tutta Europa, ha fatto arrivare un messaggio chiaro al Governo italiano: l’aumento dell’addizionale comunale impedirà l’apertura di nuovi collegamenti dall’Italia.

Lo ha detto a chiare lettere Eddie Wilson, amministratore delegato Ryanair aggiungendo che anche per questo motivo rimuoverà uno degli aerei basati a Roma Fiumicino e non crescerà a Ciampino.

«I costi aeroportuali da sopportare sono elevati» spiega. «Nel giro di 3 anni, nel secondo scalo cittadino aumenteranno del 44% mentre nell’hub saliranno del 15%. A provocare questa situazione anche un altro fattore: il limite restrittivo a 65 movimenti al giorno previsto a Ciampino, che impedisce la crescita. Una crescita che non riguarderebbe solo la nostra compagnia ma anche altri vettori interessati ad aumentare i collegamenti».

Facendo 2 conti, il parziale ritiro da Fiumicino si tradurrà in 100 milioni di dollari di investimento in meno.

(Leggi degli investimenti Ryanair in Italia un anno fa)

Ryanair contro le tasse locali in tutta Italia

Situazione simile nei due aeroporti dell’area di Milano, dove il vettore è presente: Malpensa e Orio al Serio. La decisione dell’Esecutivo di aumentare ulteriormente l’addizionale municipale di 50 cent a passeggero sancirà uno stop alla crescita.

«Questo è in contrasto con la crescita registrata in Abruzzo, Calabria e Friuli-Venezia Giulia. Qui abbiamo aggiunto 4 aeromobili (per un investimento di 400 milioni di dollari) come diretta conseguenza della decisione di abolire l’addizionale municipale in queste regioni».

Ryanair chiede al Governo italiano di invertire immediatamente questo aumento delle tasse e, in ultima analisi, di abolire l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani quest’estate. Questo per preservare la capacità critica durante tutto l’anno, la crescita del traffico e del turismo per l’Italia e gli italiani.

Il togliere l’addizionale comunale permetterebbe a Ryanair (e non solo) di crescere in Italia nei prossimi anni, toccando gli 80 milioni di passeggeri all’anno. Ma non solo: dando oltre 1.500 nuovi posti di lavoro per piloti, assistenti di volo e ingegneri e aggiungendo 40 aeromobili (per un investimento di 4 miliardi di dollari) che porterebbero a oltre 250 nuove rotte attraverso gli aeroporti italiani.

Ryanair in Italia, con addizionale comunale meno voli

Ryanair contro le tasse
Eddie Wilson

«A Fiumicino e a Ciampino le tasse sono già più alte rispetto ad altri aeroporti italiani. Queste politiche restrittive stanno danneggiando la connettività» spiega il manager irlandese, che confronta Roma a capitali come Bruxelles, Londra e Parigi dove gli aeroporti operano senza limiti restrittivi sui voli.

Nella politica Ryanair contro le tasse, Eddie Wilson porta gli esempi di Svezia e Polonia, che hanno tagliato i balzelli portando immediatamente alla crescita della compagnia. Tutto ciò a beneficio anche dell’economia.

Ryanair chiede inoltre ad Aeroporti di Roma di abbandonare gli eccessivi aumenti delle tariffe dovuti al recupero dei ricavi persi durante il Covid-19, approvati dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti italiana. Ciò nonostante abbia ricevuto un considerevole supporto finanziario dallo Stato italiano durante il Covid.

«Il Governo italiano continua a limitare il potenziale turistico di Roma in vista del Giubileo 2025 non rimuovendo il limite restrittivo sui voli a Ciampino». Questa situazione impedirebbe il raddoppio dei voli, migliorando la connettività della città.

Nell’orario estivo 2025 tra Malpensa e Orio al Serio, la compagnia opererà 156 rotte con 30 aeromobili con investimenti di 3 miliardi di dollari.

Ciò si traduce in quasi 15.000 posti di lavoro locali (anche contando l’indotto) e al trasporto di 18,7 milioni di passeggeri all’anno.

(Leggi delle accuse di Ryanair a eDreams e Booking.com)

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